LEGGO (F. MACCHERONI) – La differenza tra hombre vertical e ombra verticale è Luis Enrique che incombe sulla Roma. Anche nel giorno della goleada sul tenero Novara è difficile cantare a voce spiegata. Perché ci sono molte cose da spiegare prima della voce. Qualcuno chiederà perché Totti sia nelle scelte verticali anche quando andrebbe risparmiato per rispetto al suo talento. O che cosa ci sia di gioco «associativo» nel gioco della Roma. Semmai una confraternita onlus in favore dell’insonnia.E siamo ai bordi della stagione e quindi degli alibi. Non è il punto in classifica a fare sentenza, è la stanchezza di settimane trascorse a rincorrere qualcosa che ancora non si vede. Quanto alla Lazio,Lotito s’è confermatoveggente. Dopo il tintinnio di manette annunciato alla vigilia di«scommessopoli», ilgrande presidente giurasui suoi tesserati e poibutta là: basta con la responsabilità oggettivadei club. Si riferisce aidanni delle tifoserie, certo. Però, quando si ipotizzano 1.107 telefonatestrane, il dubbio che ilpresidente stia alzandogli scudi, viene.Non viene invece ildubbio che Reja possarestare alla Lazio. DopoParma, proprio no
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