IL ROMANISTA (G. DELL’ARTRI) – Claudio Lotito è in grande difficoltà. Di sicuro il suo processo di “lazializzazione” sta facendo grandi passi avanti, dato che, come tutti i laziali, non fa che pensare alla Roma. Ed è proprio quello il suo pensiero subito dopo la vittoria contro il Catania di ieri. «Nel calcio, a differenza delle bocce, contano i risultati – ha detto – E’ vero che da quando sono presidente io la Roma è arrivata sempre davanti ma noi abbiamo vinto di più».
Intanto non si capisce perché nelle bocce non debbano contare i risultati. Ma soprattutto, possibile che nessuno gli faccia notare che quello che dice non è vero? Da quando c’è lui, luglio 2004, la Lazio ha vinto una supercoppa italiane e una coppa Italia. La Roma ha vinto una supercoppa italiana e due coppe Italia. Fanno 2 trofei per la Lazio e 3 per la Roma. Chi è che ha vinto di più, presidente? Potrebbe consolarsi con i derby? Neanche, perché da quando c’è lui la Roma ne ha vinti 8, la Lazio 4, con 3 pareggi.
Che Dio la conservi, presidente. Spazio ancora alla Roma, nelle ossessioni postpartita di Lotito: «Voglio vedere cosa faranno gli americani. I proclami sono una cosa, i risultati un’altra. La Roma non ha l’indebitamento della Lazio dell’epoca. Io ho investito soldi personali mentre questi non mi sembra che lo faranno. Le cifre che stanno circolando servono per ripianare i debiti. Sappiano che lo stadio non lo faranno facilmente perché qui siamo a Roma mica in America, e troveranno le paludi della burocrazia italiana». Sul ripianamento dei debiti, ad esempio quelli col fisco, Lotito in effetti è esperto. Ma anche riguardo a come entrare in una società sportiva si difende bene. Il Consiglio di Stato, è bene ricordarlo, ha accertato l’esistenza del patto parasociale con Mezzaroma parlando nella sentenza di «rilevante quantità di elementi precisi e concordanti nel mostrare l’esistenza di un patto tra Lotito e Mezzaroma, finalizzato all’acquisto da parte del secondo delle azioni della Lazio per conto del primo. Le spiegazioni alternative proposte da Lotito non risultano in alcun modo credibili. Deve quindi ritenersi sussistente tale patto, finalizzato ad aggirare l’obbligo di Opa».
Gli americani, invece, l’Opa la faranno. E non creeranno danni ai piccoli azionisti quantificabili in oltre 10 milioni di euro. La Lazio intanto ieri ha vinto a Catania 4-1. Sull’1-1, però, la partita gira grazie a un gol realizzato in fuorigioco da Mauri. Se ci fosse la task-force voluta dal presidente che da quando è alla guida della Lazio ha vinto meno (capito presidente? meno, non più) della Roma esistesse davvero, sarebbero problemi.