L’ex direttore generale della Roma, Fabrizio Lucchesi, è intervenuto ai microfoni di Rete Sport. Il dirigente campione d’Italia ha parlato della sua Roma ma anche dell’attuale progetto giallorosso:
“La Roma ha avuto squadre importanti, anche negli ultimi anni, ma non c’è stata continuità tecnica e programmatica. Questo ha fatto sì che non si arrivasse ai risultati che tutti i tifosi pensavano e speravano. La costruzione di una squadra va programmata negli anni, come accadde alla nostra Roma a cavallo con la fine degli anni 90′ e l’inizio del nuovo millennio. Ho avuto la fortuna di lavorare con il Presidente Sensi, che mi voleva bene e credeva in me. Costruimmo una squadra di campioni, ma soprattutto di grandi professionisti, con un tecnico straordinario come Capello. Peccato non aver vinto di più”.
La Roma dello Scudetto vinse pochissimi big match, ma superò quasi tutte le medio-piccole. E’ questa la linea vincente?
“I campionati si vincono vincendo le partite che vanno vinte, soprattutto quelle contro le medio-piccole, come accadde nel 2000-2001 e al contrario non ci riuscì l’anno dopo, quando non vincemmo lo Scudetto perchè perdemmo una marea di punti contro squadre come Venezia, Piacenza o Brescia. Non è detto che una squadra forte per raggiungere grandi risultati, debba imporsi in tutti i big match o quasi”
Cosa pensa dell’avvento dei Friedkin e della scelta di Tiago Pinto?
“L’impressione che ho avuto dei Friedkin è molto positiva: non hanno fatto proclami, stanno lavorando in silenzio, stanno studiando un modello di Roma sostenibile e a lungo termine. La squadra sta facendo ottimi risultati sul campo, probabilmente superiori a quelli che si credevano ad inizio anno. Adesso servono scelte programmatiche non per gennaio, ma per giugno e il prossimo anno. Su queste scelte vedremo l’eventuale grande progettualità. Non conosco Tiago Pinto, mi sono informato su di lui: è giovane, mi dicono molto capace, viene da un’altra realtà e dovrà capire come funziona Roma e la Roma, senza commettere gli errori di Monchi. I dirigenti sono degli operai, di lusso, ma sempre operai, gli attori protagonisti sono giocatori e allenatori”
Napoli-Roma?
“Ci può stare una sconfitta, il Napoli ha fatto una buonissima partita, ma ci può stare di cadere al San Paolo. Adesso verrà fuori la forza della società: mi aspetto che la nuova proprietà riesca ad ottenere subito una reazione, con il giusto equilibrio. Chi è più bravo a gestire i momenti di difficoltà, con rapidità, senza ripercussioni, fa grandi risultati. Quando tutti sbagliano la partita è evidente che non si sono scordati come si gioca a calcio. La Roma ha fatto molto meno di quello che era nelle sue possibilità. La reazione della squadra è data anche dalla forza che la società darà all’allenatore e credo che questo avverrà”