Fabrizio Lucchesi, ex direttore generale della Roma ed ex dirigente della Fiorentina, ha parlato alla vigilia del match tra giallorossi e viola ai microfoni di Centro Suono Sport sui 101.5 Fm nel contenitore pomeridiano “1927 la storia continua”: “Nel 2002 vincemmo contro il Barcellona, tre anni prima ero a Empoli, mi impressionò vedere il Nou Camp con 100 mila spettatori. La Roma aveva una grande squadra, con grandissimi interpreti, eravamo superiori al Barcellona e non solo. La rimonta di martedì è onestamente difficilissima”
“Questa Roma per essere competitiva realmente ha bisogno di campioni – prosegue Lucchesi – come la Juve di oggi non ha i campioni di Barcellona e Real Madrid, le manca chiaramente il fatturato monstre di queste squadre. Se i campioni però che hai, poi li vendi e non hai la forza di trattenerli, non si costruirà mai nulla. I soldi vanno spesi bene, in campo vanno gli uomini. Sono sempre stato dell’opinione di comprare 3-4 giocatori importanti da aggiungere al telaio di base della squadra dell’anno prima, se non avessimo fatto così nel 2000, non avremmo vinto lo Scudetto. La Roma dell’epoca era fortissima, una squadra fatta da campioni, ma come gruppo eravamo giovani, non avevamo una storia internazionale paragonabile a quella dello United o del Real Madrid, poi c’era la pressione di rivincere lo Scudetto, ci mancò sempre qualcosina per andare fino in fondo in Europa.”
Poi un pensiero anche su mister Eusebio Di Francesco: “Eusebio l’ho visto crescere: ad Empoli da ragazzino, l’ho ritrovato alla Roma da giocatore, poi a Pescara gli ho dato la prima squadra, allenava la Beretti all’epoca, fu lui a lanciare Verratti titolare, mi disse “se lo metto davanti alla difesa mi esoneri”, perdemmo 4 partite, lo tenni comunque e Verratti è diventato un grande campione. Non era un campione nato, ma lo è diventato lavorando, ha una cultura che nasce dal basso, è una persona umile, può fare cose straordinarie con la Roma, è ancora giovane e può riconfermarsi alla grande in giallorosso. Monchi? Ha una grande conoscenza del calcio internazionale, a Siviglia ha fatto cose straordinarie con i pochi mezzi che aveva a disposizione, spero possa fare grande la Roma”