LA REPUBBLICA (M. PINCI) – Come si supera una squadra imbattuta da inizio stagione? Se lo sarà chiesto a lungo Luis Enrique, dopo il riposo dovuto dello scorso weekend. Per questo, forse, l’asturiano ha messo una cura particolare nella preparazione della gara di domani contro la Juventus: bloccarli al centro per colpirli ai lati, questa l’idea del tecnico, che ha individuato proprio nella tenuta difensiva delle corsie esterne il lato debole dell’avversario. Se la Juventus e Conte somigliano al Real e a Mourinho, quella che ha in testa Luis è una Roma meno barcellonista e più modelloBayern di coppa. Se il modulo di riferimento resterà comunque il 4-31-2, in alcuni momenti del match potrebbe capitare di vedere Marquinho largo a sinistra, per creare superiorità sulle fasce e distribuire palloni in area verso Osvaldo. Ieri esercitazioni a Trigoria che hanno offerto a Totti l’occasione di candidarsi così: avvitamento in semisforbiciata su cross da destra e palla all’incrocio dei pali, poi balletto a petto in fuori, per festeggiare. La conferma di una condizione top e della voglia di esserci per l’ultima da avversario contro l’amico Del Piero. Anche perché «quando ho giocato, non ho fatto troppo male», ha detto il capitano al sito Fifa, confermando l’intenzione di «continuare fino a 40 anni». Un’idea che farebbe felice Pjanic: «Spero di giocare a lungo con Checco», ha detto. Lo farà domani, per tentare un’impresa vergine. Il piano di Luis rischia di perdere però Fabio Borini: ieri l’attaccante si è fermato dopo mezz’ora di allenamento per un fastidio alla parte alta del gluteo sinistro. «Al 60 per cento recupererà», giurano a Trigoria. Solo oggi Luis saprà se l’infiammazione consentirà a Fabio di partire per Torino. Ci sarà invece Stekelenburg, ristabilito dal virus intestinale. Intanto, Sabatini lavora sul mercato: il centrale che manca arriverà dall’Europa. I nomi nuovi? Boly, 21 anni, dell’Auxerre e Felipe Sanata del Dortmund, oltre a Musacchio, 22enne del Villarreal e Fàgner esterno del Vasco.
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