Lukaku non basta. Dove sono i nuovi?

Lukaku non basta. Dove sono i nuovi?

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Europa League Roma-Servette

La premessa in questi casi è d’obbligo: in regime di Fpp, fare mercato non è semplice. Paletti, parametri da rispettare, liste da compilare, calciatori da inserire: c’è il rischio di andare fuori giri. La questione però può essere anche ribaltata. In regime di Fpp ogni scelta deve essere ponderata.

Come scrive il Corriere della Sera, i rischi, gli azzardi, le ossessioni, non sono ammesse. Soprattutto per un club che da 5 anni fallisce l’appuntamento con l’Europa che conta e che vede i proprietari, dal loro arrivo, aver speso la bellezza di 800 milioni. Perché poi c’è il rischio che una campagna acquisti estiva, resti aggrappata all’unica operazione voluta e portata avanti proprio dai Friedkin, quando ci si è resi conto che arrivare al leasing di Lukaku – dopo aver provato a prendere nell’ordine Scamacca, Morata, Arnautovic, Marcos Leonardo, Beltran e Zapata – era possibile.

Venti milioni (tra ingaggio e costo del prestito al Chelsea) per l’all-in con vista Champions. Ma Romelu da solo non basta. E finora chi lo ha accompagnato a Trigoria ha ampiamente deluso. Enigmatica la frase di Mourinho nel pre-derby su Aouar: “Ho scelto al suo posto Bove perché lui fa fatica quando l’intensità e l’aggressività della partita sono alte”.

Cosa vuol dire? Che l’algerino può giocare soltanto gare di secondo piano? Ad oggi sembra così: contro Inter e Lazio, ha totalizzato 7 e 0 minuti. Un’anomalia, considerando la grancassa che aveva preceduto il suo arrivo ma soprattutto pensando che in queste due gare la Roma non ha avuto a disposizione Pellegrini (al derby in panchina per onor di firma) e che Sanches al massimo era al 20-30%.

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