Manàmixer – Aurelio, la forza della normalità

Manàmixer – Aurelio, la forza della normalità

SHARE

Aurelio AndreazzoliQuando il 2 febbraio scorso, dinanzi al portone dello Studio Tonucci asserragliato da giornalisti e qualche contestatore, i dirigenti giallorossi annunciavano l’esonero di Zeman e affidavano la guida della prima squadra ad Andreazzoli, nessuno avrebbe scommesso sulla rinascita della Roma.

Aurelio invece si, convinto delle qualità tecniche e umane del gruppo, è entrato nello spogliatoio e ha fissato “poche regole ma ferree“, concedendo ai giocatori maggiore libertà negli orari, chiedendo a tutti, da Totti all’ultimo degli inservienti di Trigoria “quello 0,2 % di collobarazione“, ritenuta essenziale per cogliere dei risultati importanti e ricevendo in cambio dagli stessi abnegazione e spirito di sacrificio totale.

Nel breve giro di poche gare la Roma si è ricompattata intorno al suo allenatore, per molti un amico e che per anni era rimasto dietro le quinte osservando ogni piccolo aspetto, svolgendo un ruolo di “confessore” oltre che di tattico di alcuni suoi predecessori, approfondendo dall’interno del centro tecnico Fulvio Bernardini qualsiasi dinamica sportiva e non.

Zeman lo aveva relegato ai margini del suo staff, ma Andreazzoli con saggezza e garbo era rimasto a contatto con la squadra : il suo più grande merito è quello di esser riuscito ad entrare sin dai primi giorni della sua gestione nella testa di ogni singolo calciatore, puntando al coinvolgimento di tutti, compresi quei senatori che per questioni di età e di caratteristiche erano stati accantonati.

I numeri parlano chiaro: nessuno in questi due anni a stelle e strisce ha avuto sul campo lo stesso ruolino di marcia di Aurelio, con 2,16 punti di media a partita la squadra giallorossa è risalita sul treno europeo, con la quasi certezza di tornare a disputare una competizione internazionale nella prossima stagione, oltre ad una finale di Coppa Italia da conquistare e da giocare, eventualmente, all’Olimpico contro la Lazio.

Il cambio di modulo caratterizzato dalla difesa a 3, ha concesso maggiore serenità e tranquillità ad una squadra che fino a questo momento aveva subito goal a ripetizione, spesso per errori individuali ma anche per l’estrema spregiudicatezza del sistema di gioco zemaniano.

Poi Andreazzoli ha puntato sulla corsa e gli inserimenti, riproponendo nelle intenzioni lo sviluppo tattico che portò la Roma di Spalletti ad esprimere il miglior calcio d’Italia per circa un triennio.

Compattezza difensiva, certezza dei ruoli, coinvolgimento di tutta la rosa e voglia di superare ogni avversario senza preoccuparsi della classifica. Su questi basi solide il mister toscano ha riconsegnato un’aurea di dignità e forza ad una squadra che per i valori tecnici assoluti e potenziali non poteva viaggiare nell’alveo sconfortante dell’anonimato.

Con nove gare di campionato da disputare, il sogno Champion’s ancora distante 7 punti ma non impossibile finché la matematica non ti condanna, e una finale di Coppa Italia da difendere in quel di San Siro, in molti si chiedono se Andreazzoli il “restauratore” sia realmente in grado di poter sedere anche la prossima stagione sulla panchina della Roma.

I dirigenti giallorossi stanno facendo le loro valutazioni, hanno certamente sondato già diversi tecnici, ma è chiaro che il duo Sabatini-Baldini non potrà non tenere in considerazione non solo quelli che saranno i risultati finali colti dall’ex tattico di Spalletti, ma soprattutto gli umori di una squadra che mai come in questo momento sembra realmente coinvolta  e sicura dei propri mezzi.

Allegri resta la prima scelta nella mente dei dirigenti, ma “Padre” Aurelio, oltre alla classifica di Serie A,  sta rapidamente scalando le posizioni della sua personale classifica: l’occasione della vita giunta alla soglia dei 60 anni di poter proseguire nel ruolo di “mister” di una squadra che ormai dopo oltre 8 anni di militanza in giallorosso sente addosso come una seconda pelle. Ma se non sarà così, Andreazzoli tornerà dietro le quinte con la consueta signorilità, senza polemizzare e proseguendo a lavorare per il bene della Roma.

NO COMMENTS

LEAVE A REPLY

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.