IL TEMPO (A. AUSTINI) – Dal grande spavento al sollievo. Dalla caviglia gonfia alla diagnosi di «distorsione di primo grado» che fa meno paura. Nel giro di poche ore la Roma perde Manolas e viene a sapere di poterlo recuperare in fretta, di sicuro prima di quanto si temesse nell’agitata notte di giovedì, tra telefonate e scambi di referti e pareri tra Atene e la Capitale. L’infortunio non è grave ma mette in dubbio la presenza del difensore per la prossima sfida di Udine e quella successiva di Champions in casa col Real Madrid. Oggi se ne capirà qualcosa in più, col ritorno di Kostas a Trigoria (il ct greco ha convocato al suo posto Risvanis per la gara con l’Estonia), una visita approfondita e nuovi esami con i medici giallorossi che hanno ricevuto in tempo reale le prime informazioni dai colleghi della Grecia. Manolas si è accasciato sul campo dolorante al 21′ della sfida di Nations League con la Finlandia, dopo un contrasto con Toivio, è rimasto due minuti fuori a farsi curare, ha provato a rientrare ma al 28′ ha chiesto il cambio. Stavolta non era una «sceneggiata» delle sue ma qualcosa di più serio, come si è capito nei minuti successivi: la caviglia destra del romanista si è gonfiata, ma la risonanza magnetica eseguita in serata ad Atene ha rassicurato tutti. Esclusa l’ipotesi di una frattura, di solito una distorsione di primo grado sottintende uno stiramento dei legamenti della caviglia e non la loro rottura.
Con riposo e terapie si può guarire nel giro di una decina di giorni ed ecco perché Di Francesco ha speranze di averlo disponibile col Real o, al più tardi, contro l’Inter il 2 dicembre sempre all’Olimpico. Difficile invece ipotizzare un impiego di Manolas tra una settimana a Udine, dove il tecnico potrebbe però ritrovare De Rossi: l’altra buona notizia di ieri è il miglioramento delle condizioni del capita-Roma dopo l’impegno di stasera visti i tanti minuti già accumulati in stagione. Oggi verrà invece valutato Pastore, reduce dalla cura dei «fattori di crescita» a cui si è sottoposto a Barcellona per provare a risolvere i problemi cronici al polpaccio. Con lui si naviga a vista, se per Udine sembra impossibile prevederlo tra i convocati una speranza dal Real in poi c’è. Dovrebbe far prima di lui Perotti, che nonostante qualche leggero fastidio residuo può considerarsi recuperato dalla lesione muscolare, anche lui al polpaccio. Ieri ha lavorato in parte nel gruppo, mentre Marcano ha svolto un allenamento individuale a seguito di un affaticamento che non preoccupa. Karsdorp da giorni è in gruppo dove si è rivisto Luca Pellegrini, ora Di Francesco fa gli scongiuri per i prossimi impegni degli altri nazionali.