Marcia indietro a Milano

Marcia indietro a Milano

SHARE

andreazzoli1-500x350CORRIERE DELLO SPORT – R. BOCCARDELLI – Andreazzoli raccoglie i cocci dell’ennesimo inspiegabile crollo e cerca di riorganizzare una squadra attesa ora da tre partite ad altissimo coefficiente di difficoltà. Quantomeno il tecnico toscano non avrà il problema di motivare i suoi giocatori: Milan, Napoli e poi Lazio in finale hanno nomi e peso specifico in grado di far concentrare adeguatamente gli altrimenti svagati (a volte) romanisti.

A QUATTRO – Una alla volta. C’è il Milan a San Siro domenica sera. Sì, proprio il Milan di Allegri, che Andreazzoli guarderà in tralice avvertendone un leggero brivido. Dopo la disastrosa riproposizione della difesa a tre contro il Chievo, c’è la possibilità, se non la speranza, che la Roma torni al 4-2-3-1, con Torosidis (che ieri non si è allenato per un problema alla caviglia) e Balzaretti sulle fasce, due tra Marquinhos, Castan e Burdisso al centro. In questo caso consigliabili i due mediani pesanti (Bradley e De Rossi) anche in considerazione della forma scadente di Pjanic (buono eventualmente per l’ultima mezz’ora).

IN ATTACCO – Lamela, Totti e Florenzi dietro una punta che può essere Osvaldo o Destro. A patto che tutti tornino dietro la linea della palla quando il pallino del gioco passerà ai rossoneri. Nessuno nel calcio moderno può permettersi di “non tornare”. Nel Bayern Monaco, tanto per fare un esempio, Robben, Ribery, Thomas Muller e perfino Mandzukic, si trasformano nei primi difensori in fase di non possesso.

Che Osvaldo e Destro non possano convivere, almeno in questo momento particolare della Roma, ci sembra sia stato certificato dalla partita col Chievo. Non è peccato pensare ad una staffetta tra i due. La potenza di Destro in un frangente della partita in cui le due squadre cominciano ad allungarsi potrebbe risultare determinante. Poi ci vorrebbe il miglior Lamela per dare le accelerazioni giuste ad una squadra che ha pochi giocatori di corsa veloce o con il cambio di passo. Certo, il ragazzo di Buenos Aires è ancora in lotta con se stesso…

NO COMMENTS

LEAVE A REPLY

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.