Un legame speciale, che ha spinto Nemanja Matic a dire sì alla Roma e al progetto dei Friedkin. Il serbo considera José Mourinho molto più di un allenatore. Il portoghese rappresenta la figura di riferimento del classe ’88, che sotto l’ala del tecnico ha scritto le pagine più importanti della sua carriera: «È il miglior allenatore con cui io abbia lavorato – ha confessato – in privato è una persona completamente differente da come viene percepito in pubblico». La scintilla è scattata nel gennaio 2014, quando lo Special One chiese al Chelsea di ricomprare per 25 milioni il giocatore che i Blues avevano ceduto tre anni prima al Benfica.
Come scrive il Tempo, insieme a Londra hanno vinto due campionati e una Carling cup, cementando il loro rapporto in maniera indissolubile, come dimostrano i numerosi attestati di stima di Mourinho nei confronti del suo pupillo. «Tutti conoscono qual è il mio rapporto con Matic – le parole di Mou – è uno dei ragazzi che ha la mia fiducia. Insieme abbiamo vinto e abbiamo combattuto nello United. È un giocatore fantastico». Mou infatti ha condiviso con Matic anche parte della sua esperienza con i Red Devils. La «reunion» andrà in scena a Trigoria all’inizio di luglio: dopo quelle con Chelsea e United, per la prima volta i due vivranno insieme un’avventura in un campionato diverso dalla Premier League. Intanto nelle prossime ore Tiago Pinto – che ha condotto una trattativa lampo dal Portogallo – siglerà insieme all’entourage del giocatore il contratto che legherà Matic alla Roma per almeno una stagione. Se dovesse totalizzare il 50% delle presenze e i giallorossi centrassero la qualificazione in Europa, per il classe ’88 scatterà in automatico il rinnovo per un altro anno. (…)