Mister X tedesco alza un polverone, UniCredit lo gela: «Usa, ci siamo»

Mister X tedesco alza un polverone, UniCredit lo gela: «Usa, ci siamo»

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Tenetevi forte: il circo mediatico intorno alla cessione della Roma ha ancora qualche artista da mandare in pista. Nel giorno in cui il vice a. d. di UniCredit Paolo Fiorentino afferma: «La trattativa con DiBenedetto prosegue come programmato, ormai ci siamo» , esce allo scoperto un misterioso gruppo tedesco. Ieri, infatti, si sono materializzate su Sky due lettere spedite il 19 e il 24 febbraio indirizzate all’a. d. Ghizzoni (Uni-Credit), al presidente Zimatore (Newco Roma) e Rosella Sensi. Parlano di un mandato per l’acquisizione dell’intera Italpetroli dato alle banche d’affari Ako Capital (Svizzera) e Euro IB (Gran Bretagna), che si muoverebbero attraverso lo studio legale Heinz di Norimberga, in rappresentanza di un gruppo tedesco. Ovvio che, pur assicurando solidità, i nuovi mister X necessiterebbero di tutta la documentazione di Italpetroli— di cui la Roma è solo una parte — per sottoporla ad approfondimenti. Come dire, si ricomincia. I sorrisi di UniCredit Colpo di scena? Macché. Le fonti UniCredit ai massimi livelli sorridono e parlano di azioni di disturbo, specificando: la Roma è in vendita da luglio, a novembre scadeva il termine per la presentazione delle offerte non vincolanti, il 20 dicembre (poi spostato al 31 gennaio!) per le vincolanti: per quale ragione un Senzanome si palesa solo a «esclusiva» già cominciata? Inutile dire che si sussurra come dietro si celino (noti) personaggi interessati al club, tant’è che si aspettano altre azioni del genere, con ovvia grancassa mediatica. Il messaggio finale è chiaro: qualora la trattativa non si chiudesse per il 17 marzo, non cambierebbe nulla perché UniCredit ha scelto la cordata Usa. Qualcuno farebbe bene a rassegnarsi.

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