FOCUS CGR – Henrikh Mkhitaryan entro 17 giorni dovrà dare una risposta definitiva sul rinnovo di contratto. Questo perché l’opzione di rinnovo è scattata da diverse settimane, ma la Roma ha lasciato al calciatore l’ultima parola. Non sembrerebbe esser stato posto un veto da Mourinho sulla sua permanenza, nonostante tra lo Special One e l’armeno siano sorti degli attriti qualche stagione fa ai tempi del Manchester United.
Il trequartista giallorosso arriva da un periodo di difficoltà ed è tornato al gol di recente contro Crotone e Inter. L’infortunio al polpaccio patito nella gara d’andata contro lo Shakhtar lo ha tenuto fuori per circa un mese, ma in assoluto il rendimento di Mkhitaryan è stato un crescendo assoluto sin dalla metà della scorsa stagione. Se si prendono infatti in esame le gare ufficiali disputate dai giallorossi dal 7 febbraio 2020 ad oggi, l’armeno ha messo insieme 57 presenze con 4419 minuti disputati, l’equivalente di 49 partite da 90 minuti ciascuna. Nell’ultimo anno e mezzo di fatto ha saltato solo 7 partite per infortunio, 1 per squalifica e 1 (CSKA Sofia-Roma) perché non convocato ma la Roma era già qualificata.
Incredibile lo score personale: 37 realizzazioni, frutto di 19 gol e 18 assist, con la media di 1 rete o 1 passaggio vincente ogni 119 minuti. Numeri che individuano nell’armeno forse il calciatore più decisivo e più incisivo della Roma, al pari di Veretout, nell’ultima stagione e mezza. A 32 anni sarebbe