MKHITARYAN: “Sono qui per vincere. Contratto? Ne parleremo, domani è più importante”

MKHITARYAN: “Sono qui per vincere. Contratto? Ne parleremo, domani è più importante”

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Conferenza Stampa : Josè Mourinho e Henrix Mkhitaryan

CONFERENZA STAMPA – Queste le parole di Mkhitaryan alla vigilia di Roma-Bodo/Glimt

C’è differenza d’esperienza internazionale tra voi e il Bodo, ma vi hanno battuto due volte su tre. Quanto è complicata questa partita?
“Quello che abbiamo fatto in passato è una cosa, adesso sarà diverso. Non dobbiamo pensare alle nostre partite, a cosa abbiamo vinto, domani si gioca con la testa, a nessuno interesserà cosa hai fatto o vinto, dobbiamo giocare, dimostrare che siamo forti e vincere”

State progettando insieme il futuro?
“È vero che ovunque io sia andato ho voluto vincere un trofeo e lasciare il mio nome, è una mia ambizione: non gioco solo per divertirmi, per me giocare è vincere qualcosa. È quello che rimane. Non voglio parlare del contratto, c’è tempo per discutere e vedere cosa succederà. Adesso i miei pensieri sono alle partite da giocare”:

Se vinci la Conference hai onorato la promessa di vincere qualcosa.
“Spero, ma dobbiamo pensare di vincere domani”.

Hai giocato in vari ruoli.
“Ovviamente mi paicerebbe segnare e fare più assist, ma la cosa più importante è giocare e aiutare la squadra a vincere le partite. Il calcio è uno sport di gruppo e non individuale, per me è importante aiutare la squadra e vincere qualcosa insieme”.

Ti sei fatto un’idea del perché a Roma è più difficile vincere?
“Da quando sono alla Roma ho sempre sentito la passione della gente, per me è sempre stato chiaro che sono qui per vincere qualcosa. È difficile, ma se dovessi vincere sarebbe pazzesco per la città e per il club. Non so perché non abbiamo vinto qualcosa, ma sono fiducioso che stiamo facendo un lavoro per fare i passi per vincere. Siamo una squadra giovane, non troppo ma lo siamo, abbiamo avuto diversi cambi dall’anno scorso e questa non è una scusa. Penso che sicuramente nei prossimi anni possiamo vincere qualcosa, magari anche quest’anno ma dipende da domani”.

Meno infortuni quest’anno, è la cosa che è cambiata di più?
“È una cosa positiva che tutti sono a disposizione. L’anno scorso abbiamo avuto tanti infortuni, non ho fatto ricerca e non so perché. L’importante è che tutti sono pronti per domani, dobbiamo lottare insieme non solo chi giocherà ma anche la panchina”.


Queste invece le parole a Sky Sport:

Hai vinto tanto in carriera e sei un leader di questa Roma Domani non conta il curriculum?
“È giusto, è quello che ho già detto in conferenza stampa. Non conta che abbiamo vinto, ma quello che faremo domani. Dobbiamo lottare durante i 90′ ancora di più, speriamo di vincere. Non giocheremo solo noi, ma anche la panchina e i tifosi”.

Vi hanno messo in difficoltà sul piano dell’intensità fisica, cambierete qualcosa rispetto ai precedenti?
“Sarebbe meglio fare questa domanda da fare all’allenatore…”

Ma tu sei vice allenatore…
“Non ancora (ride, ndr). Ma posso dire che dobbiamo essere più maturi domani, perché dobbiamo segnare 1, 2 o 3 gol e non prenderne nessuno. Solo vincendo possiamo passare in semifinale, per noi è una grande occasione giocare in casa e andare avanti”.

A che punto è la costruzione della mentalità vincente, che è il primo step dell’allenatore?
“Motivare i giocatori, questa è la cosa immensa. Ogni giocatore deve capire che anche senza motivazione ognuno deve motivarsi da solo ed essere preparato per la partita. Tutti capiscono l’importanza della partita e di passare in semifinale perché lottiamo, sono qui da 3 anni e non abbiamo vinto niente. E per me sarebbe un onore vincere qualcosa con la Roma”.

Cosa vi sentite di garantire per domani sera?
“Non posso garantire niente, ma faremo il massimo per vincere e lottare fino alla fine perché sappiamo che questa è una partita della vita per noi”.

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