Al portale gianlucadimarzio.com ha parlato Pino Mobilio, tutore legale di Sadiq, raccontando la sua avventura:
“Al gol mi sono commosso, davvero. Quando arrivò lo presi a casa con me, legò moltissimo con mio figlio (Addiego, anche lui calciatore col Sestri Levante ndr). All’inizio gli prestammo di tutto: magliette, pantaloni, tute, scarpe. Non aveva niente. Li aiutammo, sia lui che Nura. C’è da dire che il fenomeno è sempre stato Nura, tutti mi chiedevano di lui. In Serie D faceva la differenza a 16 anni, mi diceva che prima o poi sarebbe arrivato al Barcellona (ride ndr)”.
E Sadiq? “Una volta lo portai in un torneo amatoriale. Prima palla toccata, elastico e tunnel all’avversario. Che poi lo inseguì per tutto il campo (ride ancora ndr). Pazzesco. Ha grandi qualità: pur essendo un attaccante longilineo, dimostra doti da brevilineo. Con la Lavagnese giocò soltanto una partita, poi ne disputò qualcuna con gli Juniores. E’ stato bravo lo Spezia a puntare su di lui, a crederci. Anzi, a credere in entrambi”.
“Proviene da una famiglia agiata, il padre è un ex calciatore. Mentre Nura è cresciuto diversamente, origini modeste. Quand’erano tra noi venivano a tutte le cene in famiglia, anche durante le feste. O da me o da Roberto Sannino (allenatore in seconda della Lavagnese). E’ una persona intelligente, furba. Il suo sogno è giocare col Manchester United. Ci arriverà, ne sono sicuro…”.
Caratterialmente invece? “Eh, era un bel dormiglione! Ora si è svegliato dai (ride). Gli ho dato una mano, veniva con me in palestra, lo portavo in giro, l’ho seguito passo dopo passo. Sia lui che Nura. Gli ho dovuto insegnare cos’è la vita. Ora mi godo la grande gioia che mi ha dato”.