IL MESSAGGERO (G. LENGUA) – Monchi comincia a parlare appena al Bernabeu finiscono i cori dei tifosi della Roma contro il presidente Pallotta. Il direttore sportivo è come se si sentisse tirato in causa per la la sconfitta contro il Real Madrid e per l’andamento della squadra nelle prime cinque partite della stagione: «C’è un calo mentale che non ci lascia essere noi stessi. Diamo fiducia alla squadra, ci vuole una vittoria, ma bisogna cambiare qualcosa. Prendiamo quello che abbiamo fatto di buono contro un grandissimo club. Ripartiamo da questo che abbiamo fatto nella ripresa, i giocatori erano più cattivi e avevano fiducia. Forse la miglior Roma dello scorso anno avrebbe perso».
NESSUNA PAURA – Il direttore sportivo è stato sepolto dalle critiche nell’ultimo mese a causa della cessione di alcuni dei pezzi più pregiati della rosa. Da Alisson a Strootman passando per Nainggolan la squadra trova difficoltà ad avere un nuovo equilibrio: «In una stagione succedono cose così, abbiamo vissuto una situazione simile lo scorso anno a dicembre, la differenza è che ora sta succedendo prima. Sono fiducioso, per primo in Di Francesco perché è un grandissimo allenatore e sono sicuro al 100% che troverà la strada». È forse il momento più difficile per il dirigente spagnolo da quando si è trasferito nella Capitale: «Ho fatto il ds in Serie B, non ho fatto l’università o ho vinto un sorteggio. Io ho lavorato tanto per arrivare qui e non ho paura di niente. Quando le cose si fanno più difficili io sono più forte. Ho voglia di lavorare oggi più di ieri, sono convinto che troveremo la strada giusta. Se dobbiamo trovare o cercare un responsabile è qui davanti a voi. Io prendo tutto, ho le spalle grandi». Alla vigilia della partita Daniele De Rossi parlava quasi da dirigente promuovendo il lavoro estivo della società e chiedendo ai tifosi più fiducia e pazienza. Ieri, dopo il 3 a 0 rifilato dai Blancos alla Roma, il capitano ha provato a rimanere ugualmente lucido: «Ti demoralizzi sempre quando giochi contro una squadra che ti fa correre a vuoto, sono le loro qualità. Qualcosina di meglio ho visto nell’atteggiamento rispetto a domenica, siamo rimasti in campo e abbiamo cercato di difenderci. In passato avremmo preso schiaffi più sonori». Esordio nei campionati professionistici per Zaniolo: «Quando l’allenatore me l’ha detto ho cercato di mettere in campo tutte le qualità che avevo. Peccato per il risultato, ma guardiamo avanti e pensiamo alla prossima partita». Critico con i compagni Manolas: «Dovevamo essere più cattivi e gestire meglio la palla. Dobbiamo lavorare più forte in allenamento». Sulla stessa linea il migliore in campo per la Roma Olsen: «Sarò anche la nota positiva, però, abbiamo perso, conta il risultato».