CORRIERE DELLA SERA (G. PIACENTINI) – Terza sconfitta interna consecutiva per la Roma, che dopo il quarto posto in campionato vede allontanarsi anche la possibilità di raggiungere la finale della Coppa Italia. L’Inter passa 1-0 all’Olimpico, Julio Cesar finisce la partita con i guanti puliti e Vucinic riesce nell’impresa di sbagliare (sullo 0-0) a distanza di tre giorni un gol quasi identico a quello clamoroso fallito col Palermo. Vincenzo Montella cerca di guardare il lato positivo della serata, e crede nella rimonta nella gara di ritorno. «A San Siro non sarà facile ma sono fiducioso perché abbiamo fatto una buona prestazione, è un’impresa alla portata della Roma. Con un pizzico di fortuna possiamo pensare di ribaltare il risultato. Abbiamo sviluppato un bel gioco, abbiamo creato molto, spesso ci è mancato l’ultimo passaggio. Qualcosa da recriminare ce l’abbiamo ma non possiamo dimenticare che davanti avevamo l’Inter» .
Nel primo tempo la Roma ha avuto la possibilità di passare in vantaggio, ma Vucinic ha fallito un gol simile a quello contro il Palermo. «Se non riusciamo a sbloccare la partita in situazioni facili… Il calcio è questo, se avessimo segnato la partita avrebbe preso un’altra piega. È difficile commentare gol sbagliati come quello di Mirko perché l’allenatore non può lavorare sotto l’aspetto tecnico ma solo psicologico. Mirko ha fatto una buona partita, si è impegnato molto, ha sbagliato come tutti, si vede che non è tranquillissimo. Mi dispiace molto per lui, per i tifosi e anche per me perché sia col Palermo sia con l’Inter la partita sarebbe potuta cambiare. La questione societaria? Non si può entrare nella testa di ogni giocatore ma è probabile che qualcuno si faccia condizionare, anche se a giocatori come quelli della Roma una cosa del genere non dovrebbe accadere» .
È stata una gara tra due formazioni in crisi, soprattutto dal punto di vista fisico. «Il nostro non è un problema di condizione fisica né mentale, abbiamo finito in crescendo rispetto all’Inter, anche se la nostra azione era un po’ disordinata. Troppo spesso ci si sofferma sul risultato ma noi non siamo sulle gambe. Individualmente si può subire un po’ la situazione: abbiamo creato molto e loro hanno trovato il gol della giornata, ma nel finale abbiamo reagito» .