IL TEMPO (T. CARMELLINI) – Montella prende il buono che può dal pareggio di San Siro. «Era la partita che volevamo fare, certo se avessimo alzato il ritmo un po’ prima probabilmente sarebbe andata diversamente. Ma – ricorda il tecnico – avevamo molti giocatori infortunati, alcuni non al top e squalificati pesanti. Sono comunque soddisfatto, perché la Roma ci ha provato fino all’ultimo ed è stata anche un po’ sfortunata». Inutile provare a chiedergli dell’arbitro, perché si chiude dietro a un ermetico «no comment». Poi torna sull’argomento Menez, giocatore con il quale era stato duro in settimana e al quale però ha dato un’altra chance. «Io metto in campo i giocatori che credo possano fare meglio. Con me lui ha giocato molto e si è impegnato per quanto possibile. Credo lui sia convinto di aver dato il cento per cento e lo pensa in buona fede. Ha fatto tutto il possibile per i suoi atteggiamenti: quelli non si possono cambiare». Ovvio che il pensiero vada immediatamente alla sfida di domenica a Catania. «Vedo dei lati positivi in questo senso, è un segnale per andare a Catania e cercare di vincere la partita. C’è amarezza per l’eliminazione ma ho visto la giusta voglia di aiutarsi». Sul giovane Caprari. «È velocissimo e ha coraggio: non era semplice entrare così a San Siro». Montali guarda al futuro: «Stanno per cambiare tante cose, non sarà facile ma l’importante è la chiarezza con i tifosi: bisognerà spiegare le cose. Montella? Il suo futuro non dipende dalle ultime due gare». Parola a Perrotta: «Non voglio trovare alibi ma questa stagione con il cambio societario di mezzo non è stata semplice». In chiusura l’amarezza di De Rossi. «Guarderò le ultime due gare da spettatore ripensando al perché della squalifica. In futuro cercherò di fare meglio»