Vincenzo Montella, ex tecnico di Roma e Milan, attuale CT della Turchia, ha parlato ai microfoni de la Gazzetta dello Sport. Ecco uno stralcio delle sue dichiarazioni:
All’andata, non appena sono atterrato, ho rivisto la partita. La Roma ha giocato da grande squadra. Ma guai a parlare di favoriti. In partite così non esistono”.
Roma-Milan sarà all’altezza?
“Certo. Si affrontano due squadre in grande condizione, che arrivano da ottimi risultati e possono schierare grandi stelle. Sarà apertissima. peseranno emotività, un pizzico di buona sorte e il modo in cui i due allenatori la prepareranno“.
Dopo aver vinto il derby, De Rossi ha spiazzato Pioli: El Shaarawy a destra ha mandato in tilt Leao.
“Che avesse le stimmate del grande allenatore lo si capiva anche quando giocava. Daniele però è riuscito a fare tutto in pochissimo tempo, il suo arrivo ha avuto un impatto incredibile sui giallorossi. La sua Roma è coraggiosa ma sempre logica, ha grande equilibrio”.
Pioli sembra sempre spalle al muro. Merita la conferma?
“Al Milan ha fatto grandissime cose: lo scudetto, certo, ma non solo. Ha giocato una semifinale di Champions e in questa stagione ha già centrato la qualificazione alla prossima. Su di lui il club ha ragionato come si fa all’estero. Prendete Klopp: allena il Liverpool dal 2015, ha vinto una Premier e una Champions, ma ci sono state stagioni in cui non è andato oltre gli ottavi. Il lavoro di un tecnico va valutato negli anni”.
E il lavoro di Leao? I tifosi lo hanno fischiato…
“Resta un talento straordinario. Quando ha spazio davanti a sé, limitarlo è quasi impossibile. La Roma c’è riuscita, vedremo se Rata saprà trovare una soluzione per rifarsi”.
Meglio lui o Dybala?
“Sono diversi. E ammetto che per Dybala ho un debole, un po’ mi rivedo in lui. Anche se Paulo gioca più lontano dalla porta”.
(…)
Dove si deciderà Roma-Milan?
“La compattezza sarà fondamentale, è così che la Roma si è imposta all’andata”.
Tra i fattori che hanno mandato in crisi Leao contro la Roma, c’è stato un certo Celik…
“Il classico giocatore che tutti gli allenatori vorrebbero in squadra: sempre pronto, rispetta le consegne tattiche e dà equilibrio”.