GAZZETTA DELLO SPORT (A. CATAPANO) – Col sorriso tirato, sperando di apparire disinvolto: «Se son rose— dice—, fioriranno…» . Se son rose, è chiaro, si capirà molto meglio al fischio finale di Roma-Milan.
Tutto in una notte Non è solo la tensione della vigilia di una partita importante. Stasera Vincenzo Montella si gioca tanto, praticamente tutto. «Una sfida super decisiva» , lui la definisce così. Ovvio, per la Roma: se non vince, la Champions diventa una chimera. E che fine fa l’Aeroplanino? Torna nell’hangar delle giovanili? «Non ci penso, non faccio previsioni sulla mia conferma: quando dicevano che avevo il 90%di possibilità, rispondevo che magari avrebbero scelto chi aveva il 10%» . Il suo destino è legato al risultato, ma siccome il risultato è diventato improbo, anche per colpa del predecessore, buon per lui che chi deve decidere sul suo futuro stasera guarderà pure altre cose, innanzitutto il livello di competitività. Finora — è la valutazione su Montella — è stato molto fortunato e in qualche misura competitivo. Contro il Milan dimostri il contrario. E da lunedì, anche in base al risultato, Franco Baldini e Walter Sabatini, che due giorni fa hanno contattato proprio Montella, faranno il punto sugli organigrammi futuri— tecnici e societari — con i rappresentanti di DiBenedetto: Montella è in vantaggio sulla concorrenza, Claudio Fenucci è in pole per venire da Lecce a fare il responsabile finanziario. In sintesi: l’allenatore stasera deve vincere, e se non gli riuscirà «La Lazio è favorita, ma noi ci proviamo. La squalifica di De Rossi? Giusta, il gesto di Daniele è stato inqualificabile» non dovrà dipendere da lui. «Io so quello che sto dando alla Roma— dice —, so quello che ho fatto in poco tempo e quello che potrei fare in futuro» . Ma gli altri vogliono capirlo stasera.
Beati loro… Montella ne è consapevole. «Tutti dovranno dare il massimo, basterà che uno non ci riesca e non batteremo il Milan» . Suona come un appello ai giocatori: aiutatemi, aiutatevi. «Da Vucinic e Menez mi aspetto di più. Servirebbero giocatori alla Boateng: grintosi per tutti i 90’, i miei ogni tanto hanno delle pause» . Ma innanzitutto: aiutate la Roma. E facilitate l’esistenza di chi sta per insediarsi: gli americani vogliono la Champions. «Favorita è la Lazio, perché ha un punto in più, noi dobbiamo solo vincere. E senza De Rossi e Perrotta: Daniele a Bari ha compiuto un gesto inqualificabile, inaccettabile— Montella va giù duro —. Simone solo un’ingenuità» . Beato il Milan, che ritrova Ibra e ha la calma dei forti. «E la serenità di aver praticamente già vinto lo scudetto. Ma giocherà per vincere. Però affrontare la più forte potrebbe aiutarci: almeno emotivamente, contro le grandi abbiamo avuto sempre l’approccio giusto» . Già, peccato solo affrontarla all’Olimpico. «I numeri non mentono — ammette Montella —: la mia Roma fuori casa ha fatto molti più punti» . E allora occhio alle spine…