IL ROMANISTA – A.F.FERRARI – Tutti la chiamano Fiorentina ma, dato il momento, sarebbe più corretto chiamarla Florentia come veniva chiamata Firenze ai tempi dell’Impero romano. Nel 59 a.C., infatti, i Romani fondarono un villaggio chiamato “Florentia”, e destinato ai veterani dell’esercito. Un po’ quello che è successo questa estate con la Fiorentina. La squadra dei Della Valle questa estate ha compiuto una vera e propria rivoluzione avendo come riferimento Roma e la Roma. Sono, infatti, molti gli ex giallorossi che oggi lavorano nel club toscano a tutti i livelli: dai dirigenti ai giocatori. Il primo ad approdare in estate nel club viola è stato l’ex direttore sportivo giallorosso, Daniele Pradé.
A ruota lo hanno seguito Vincenzo Montella con il suo staff: Daniele Russo(il vice) e Emanuele Marra (il preparatore atletico), anche loro in passato sotto contratto con la Roma. Poi sono arrivati i giocatori: Alberto Aquilani, ormai non più nei programmi del Liverpool dove era tornato in estate, David Pizarro, su cui la Roma non puntava più, e Luca Toni, rientrato in Italia dopo l’esperienza a Dubai con la maglia dell’Al-Nasr. A questi va aggiunto anche Cristiano Lupatelli, tornato in viola dopo l’esperienza nel 2004 e campione d’Italia nella squadra di Totti nel 2001 (fu uno dei portafortuna di Fabio Capello).
Insomma, una vera e propria colonia giallorossa che sabato sera allo stadio Olimpico si troverà ad affrontare il proprio passato: l’As Roma. Una partita a cui un po’ tutti e otto gli ex giallorossi tengono in maniera particolare. Non solo per la classifica, che al momento vede la Fiorentina sopra la Roma di tre punti, quanto piuttosto per dimostrare il loro valore alla loro vecchia società, ai loro vecchi compagni (ormai pochi vista la rivoluzione giallorossa) e ai loro vecchi tifosi. Una partita che, comunque, ognuno sta approcciando in maniera diversa. Chi più “soft” come Luca Toni reduce da un infortunio: «Tutti gli esami hanno dato esito positivo. Oggi mi sono allenato e sono a disposizione per la Roma. Se avessi un sms solo a disposizione a chi lo invierei? A qualcuno della Roma – le sue parole a Sky Sport -. Con Francesco ma anche Daniele ci sentiamo ogni tanto. Lo scriverei in tono scherzoso come al solito. Direi a Francesco, che sta ancora giocando alla grande e sta dimostrando ancora tutto il suo valore, magari di stare più tranquillo sabato e di ripartire dalla domenica successiva».
Chi, invece, in maniera più “strong” come Pizarro che nel dopo partita di Fiorentina-Sampdoria si è lasciato andare ad una battuta che ai tifosi è suonata un po’ stonata: «Gli elogi dell’UEFA per il progetto della Fiorentina? No, il progetto lo fanno solo a Roma…». Evidentemente il cileno, passato alla Viola nella scorsa estate in seguito alla risoluzione del suo contratto con la Roma, ha il dente ancora avvelenato nei confronti della società giallorossa. Pure la Roma però qualcosa da ricordare a Pizarro potrebbe avercelo. Come quando ai tempi di Ranieri, con cui ebbe dei dissapori, partì alla volta di Valparaiso per curarsi a un ginocchio: l’allenatore giallorosso non ebbe sue notizie per diverso tempo, quando ci fu il cambio in panchina il Pek tornò immediatamente a disposizione. Questione di progetti…