CORRIERE DELLO SPORT (L. Cascioli) – Sta per nascere la nuova Roma e per il suo nido si cercano le piume possibilmente più audaci. Sono stati già fatti i nomi di Buffon e di Sanchez, giocatori che posseggono certamente le attrattive fiabesche per ridestare gli entusiasmi, ma atteniamoci per il momento alla realtà di un’operazione mirata alla sopravvivenza del club. Di Buffon non dobbiamo tessere gli elogi. Sistemare un pilastro della sua portata nelle fondamenta della nuova casa sarebbe un buon inizio e soprattutto una scelta da intenditori. In quanto a Sanchez, è il gioiello più pregiato della vetrina italiana. Assicurarselo, superando la concorrenza di tanti ricchi pretendenti, avrebbe quasi un sapore di sfida. Anche se siamo convinti che in giro per il mondo ci sono campioni che lo valgono e costano meno. Intanto c’è gente che continua ad avere dubbi e a fare domande: chi sono questi americani? Quanti soldi vogliono realmente investire? Si poteva scegliere meglio? Ascoltando queste chiacchiere da bar dello sport mi è venuta in mente la parabola che il Budda raccontò ai suoi discepoli sotto l’albero del pane. « Non molto tempo fa – disse il Budda – vidi una casa che bruciava. Il tetto era già lambito dalle fiamme. Mi avvicinai e mi accorsi che dentro c’era ancora gente. Li chiamai dalla strada, invitandoli ad uscire. Ma parevano non avere fretta. Uno mi chiese, mentre la vampa già gli strinava le sopracciglia, che tempo faceva, se non pioveva per caso, se tirava vento, se c’era un’altra casa per ospitarli, e così via. Mi allontanai senza una risposta. Quella gente, pensai, deve bruciare prima di smetterla con le domande». E’ quello che pensiamo anche noi. Certa gente deve solo bruciare. Anche perché non c’erano alternative possibili a questa scelta, se non le solite ammucchiate. o cordate che dir si voglia, di gente ricca di passione e di buona volontà, ma povera di quattrini e di coraggio imprenditoriale.
Intanto per il pubblico della Roma Vincenzo Montella rappresenta l’acquisto più recente e i risultati sinora ottenuti vogliono che domenica prossima lo si vada a sostenere nella partita con la Juventus. La tradizionale sfida inaugura alla grande la nuova stagione societaria, come una volta il ‘Lohengrin’ inaugurava quella dei teatri dell’opera. Tutti conoscono la storica rivalità che divide giallorossi e bianconeri, una rivalità diventata luogo comune e sulla quale venne anche girato un film di cassetta che gli appassionati conoscono a memoria. Ed è proprio nella tradizione la ragione di tanta attesa, nonostante la Roma e la Juve non siano più tra le protagoniste della lotta per lo scudetto. Sul come ricostruire la squadra ci penseranno gli addetti ai lavori, tra i quali figurerà ancora (e la cosa ci conforta) un uomo di grande esperienza sportiva come Gian Paolo Montali. E’ fondamentale che a dare forma al piano tecnico sia il nuovo allenatore. E’ la prima scelta da fare. Ed è importante che ci si preoccupi subito dell’assetto difensivo, che ha causato quest’anno alla squadra terremoti disastrosi. Poi, sull’esempio del Barcellona, con un campione affermato all’anno e gli elementi migliori del vivaio, la squadra dovrebbe toccare presto livelli stabilmente competitivi. Ce lo promettono Totti ed Aquilani, i protagonisti di Roma- Juventus, usciti entrambi dalla stessa grande scuola calcistica romana.