Francesco Moriero, ex attaccante di Roma e Napoli, ha parlato così ai microfoni di Centro Suono Sport sui 101.5 Fm, nel contenitore pomeridiano “1927 la storia continua”.
“Da lontano mi sono fatto l’idea che la Roma sia una squadra con grandi potenzialità ma la sensazione è che manchi qualcosa. Ai miei tempi si viveva di più la città, il sentimento della gente, i cancelli di Trigoria venivano aperti e sentire la gente vicina nei momenti positivi o in quelli negativi, non era mai una scelta sbagliata. Vedo grande confusione, sembra che alla Roma manchi una spinta. Le responsabilità di questi momenti di crisi sono sempre di tutto, gli allenatore hanno un compito importante ma alla fine sono i giocatori che scendono in campo e devono prendersi le loro responsabilità. Di Francesco è un allenatore giovane, ha avuto coraggio a venire alla Roma e deve avere tempo per dimostrare il suo valore. Certamente sul piano psicologico l’allenatore deve saper forgiare il gruppo, però non basta solo questo. La sensazione è che nella Roma manchino dei veri leader, che nei momenti difficili sappiano trainare il gruppo. Secondo me dopo l’addio di Totti, forse l’unico leader è De Rossi. Vedo giocatori che cercano giocate personali, che a volte sono esagerate. Nella prima parte di stagione la Roma era compatta, solida, che soffriva poco e sotto porta era efficace. Oggi vedo una squadra lunga, spesso spaccata in due, con troppa confusione tattica. Non capisco perchè El Shaarawy non stia giocando, lo ritengo uno dei più forti sull’esterno”