Morte di Ciro Esposito: «De Santis sparò dopo essere stato ferito»

Morte di Ciro Esposito: «De Santis sparò dopo essere stato ferito»

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ciro esposito CORDELLASERA – L’ultrà romanista, Daniele De Santis, sparò conto i tifosi napoletani quando si trovava a terra, ferito e sanguinante. A dirlo i tecnici del Racis nominati dal gip nell’ambito dell’inchiesta sulla morte di Ciro Esposito, ferito gravemente prima della finale di Coppa Italia giocata a Roma il 3 maggio scorso, tra Napoli e Fiorentina, e deceduto il 25 giugno dopo una lunga agonia. «Si ritiene che De Santis, sopraffatto dagli aggressori, ferito e sanguinante, con le mani sporche del suo stesso sangue abbia impugnato l’arma ed abbia esploso i quattro colpi ferendo i tifosi napoletani» scrivono i tecnici Raggruppamento Carabinieri Investigazioni Scientifiche. «De Santis cade a terra – si legge ancora nella perizia- viene aggredito e inizia a perdere abbondantemente sangue. Non si esclude che in questa fase sia stato utilizzato il coltello a serramanico per mano di uno dei tifosi partenopei. Dopo avvengono gli spari in rapida successione». Il documento, di oltre seicento pagine, ricostruisce le fasi culminate nella sparatoria e nel ferimento di tre tifosi azzurri da parte dell’ex ultrà romanista che è accusato dalla Procura di Roma di omicidio volontario per la morte del tifoso napoletano Ciro Esposito. De Santis, detto «Gastone», secondo il Racis viene raggiunto da un gruppo di supporter partenopei dopo aver tentato di chiudere il cancello del vialetto che porta al circolo culturale Ciak, dove si trova la sua abitazione. L’ex ultrà della Roma al momento si trova ancora ricoverato nel reparto protetto dell’ospedale Belcolle di Viterbo . Dopo le conclusione dei periti del Racis i legali di De Santis chiedono ora nuove indagini alla Procura. «Alla luce di quanto descritto dai periti ci sembra doveroso che le indagini della Procura siano volte anche a chiarire la dinamica di quello che a tutti gli effetti appare un tentativo di omicidio nei confronti del nostro assistito», dicono gli avvocati Tommaso Politi e Michele D’Urso. «Le conclusioni della perizia del Racis – continuano i legali di De Santis – vanno in direzione opposta a quanto inizialmente riportato dai media. […]

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