Chissà cosa gli passerà in mente oggi pomeriggio, quando si troverà di fronte quei colori. Perché se c’è un’avversaria che ha marchiato a fuoco i due anni di Mourinho in Italia con l’Inter è proprio la Sampdoria. Ad iniziare da quando fece il gesto delle manette a San Siro. L’Inter si giocava il titolo proprio con la Roma, Tagliavento cacciò nel primo tempo Samuel e Cordoba, e quando sventolò il giallo invece che il rosso a Pazzini, il tecnico verificò di essere a favore di telecamere e lanciò quel gesto che resta tra quelli leggendari del mondo del calcio: le manette. “Le scuse? Non sono mai arrivate, ma che credo che rivedendolo anche lui non sia stato contento di quel gesto” ha detto pochi mesi fa lo stesso Tagliavento, ricordando l’episodio incriminato.
Come scrive la Gazzetta dello Sport, quella partita finì 0-0, ma Mou no poteva sapere che poco dopo sarebbe stata proprio la Sampdoria a regalargli lo scudetto su un piatto d’oro. Il 26 aprile i blucerchiati vinsero per 2-1 in casa di una Roma lanciatissima e che contendeva il titolo ai nerazzurri in un accesissimo testa a testa. A segnare quei due gol fu proprio Pazzini. Quel giorno la Roma perse lo scudetto e la Samp restituì a Mourinho, di fatto, quello che gli aveva tolto un paio di mesi prima.