Mourinho si gode la sua Roma e i tifosi giallorossi tirano un doppio sospiro di sollievo. Il primo per il punto d’oro portato via da Milano contro una delle pretendenti al titolo: senza sottovalutare il come e il quando è arrivato il gol del 2-2 firmato da Abraham. Il secondo perché l’ingaggio ufficiale da parte del Portogallo di Martinez sulla panchina della nazionale, allontana lo spettro di una partenza imminente del tecnico giallorosso sempre più al centro del progetto Roma.
In realtà non c’era mai stata una trattativa vera e propria, si era trattato più di una suggestione che però in città aveva spaventato molti tifosi romanisti. Perché ogni qualvolta il Portogallo deve cercare un nuovo ct da mettere sulla panchina, il nome di Mourinho è sempre il primo che esce fuori: inevitabilmente. Lo Special One invece resterà nella Capitale e potrà così continuare nel progetto iniziato assieme ai Friedkin anche in questo 2023 appena iniziato nel migliore dei modi. Calendario alla mano la Roma ha fatto quello che doveva nelle prime due uscite del nuovo anno: successo casalingo con il Bologna e punto pesante a San Siro contro il lanciatissimo Milan di Pioli. Lo ha fatto grazie ai soliti noti, andando oltre i ballottaggi della vigilia e riuscendo a tirar fuori il meglio da tutti (o quasi) i suoi uomini chiave.
Abraham ha giocato due gare molto al di sotto delle sue possibilità, ma è stato determinante in entrambe le partite: suo il salvataggio sulla linea a tempo scaduto contro il Bologna all’Olimpico che ha trasformato in oro il gol dal dischetto di Pellegrini, così come sua la zampata all’overtime a San Siro per il 2-2 finale di una sfida già data per persa. Sarà un caso, ma anche lo scorso anno l’attaccante inglese si era sbloccato proprio a San Siro e da lì aveva poi confezionato dieci gol in giallorosso. Di livello e con una costanza incredibile, le prestazioni di capitan Pellegrini sempre più leader di questo gruppo. Non sfodera sempre gol roboanti come la punizione rifilata alla Lazio nel derby dell’anno scorso, ma il suo contributo, numeri alla mano, lo sta dando eccome. È entrato in tredici dei 31 gol realizzati finora dalla Roma, ne ha segnati cinque e ha confezionato ben otto assist. In più bisogna aggiungere trenta passaggi chiave, di quelli «illuminanti», come solo i giocatori di classe sanno fare.
Come scrive il Tempo, un contributo che spesso passa quasi inosservato ma che invece è di fondamentale importanza per le dinamiche e la sicurezza della squadra in campo. E poi c’è il dodicesimo uomo che continua a fare una certa differenza. Giovedì all’Olimpico per la sfida di Coppa Italia contro il Genoa (chi passa sfiderà la vincente di Napoli-Cremonese) è previsto l’ennesimo tutto esaurito della stagione giallorossa, con Roma-Genoa destinata ad entrare già nella storia: sarà infatti la partita di Coppa Italia della storia romanista con il maggior numero di spettatori. Si allunga così la lunga serie di sold-out in casa, destinata a continuare anche domenica in vista della sfida di campionato contro la Fiorentina in programma alle ore 20.45.