La vittoria contro il Trabzonspor ha messo in risalto pregi e difetti della Roma di José Mourinho. Lo Special One può sorridere guardando l’attacco, che sembra già rodato in attesa dell’inserimento di Abraham. La nota più dolce è senza dubbio il ritorno di Zaniolo che – a quasi un anno dall’ultima volta – è tornato a giocare una partita ufficiale mostrando un discreto stato di forma: da i suoi piedi è nata l’azione del vantaggio, ed è stato lui a battere il corner che ha portato alla rete di Shomurodov.
Come scrive il Tempo (E.Zotti), il classe ’99 è entrato in piena sintonia con il nuovo allenatore, che lo ritiene una pedina fondamentale della squadra. Così come Pellegrini un altro degli intoccabili del portoghese, che lo ha confermato capitano. L’altra certezza è Mkhitaryan – l’uomo con più esperienza lì davanti – in attesa di collaudare la coppia Abraham-Shomurodov. L’uzbeko si è inserito alla grande nei meccanismi del gioco romanista, ripagando la fiducia del club con tre reti in altrettante apparizioni, mentre l’inglese ieri ha continuato ad allenarsi a parte: domani contro la Fiorentina partirà dalla panchina ma l’ex Chelsea è destinato a fare il titolare e – dopo l’ottimo inizio di Shomurodov – uno stravolgimento delle gerarchie non è da escludere.
A centrocampo invece la sensazione è che manchi ancora qualcosa, come ammesso dallo stesso Mourinho (oggi alle 13 conferenza stampa). Fin dal suo arrivo nella Capitale il tecnico aveva chiesto un rinforzo in mediana -individuato inizialmente in Xhaka – ma infortuni e cessioni improvvise hanno stravolto i piani. Veretout e Cristante sono una garanzia ma è difficile immaginare di giocare un’intera stagione con la stessa coppia in mezzo al campo. Il club sta cercando di piazzare uno tra Diawara e Villar, entrambi però si sono dimostrati restii all’idea di lasciare Trigoria: una situazione che complica il lavoro di Tiago Pinto.
Senza la cessione di almeno un giocatore della rosa infatti il mercato giallorosso in entrata è da considerarsi concluso. Teoricamente servirebbe un rinforzo anche per la fascia destra: il posto di Karsdorp non è in discussione ma, giocando tre competizioni, il solo Reynolds potrebbe non bastare come alternativa. In ogni caso la priorità rimane un rinforzo a centrocampo subordinato ad un addio. Il piano cessioni riguarda ovviamente anche gli esuberi rimasti a Trigoria: dopo aver salutato Pedro e Florenzi, si attendono novità dall’entourage di Nzonzi che sta continuando a lavorare al passaggio all’Al Rayyan. Tra i giovani – in attesa dell’ufficialità dei trasferimenti di Coric allo Zurigo e Bianda al Nancy – Buttaro, D’Orazio, Antonucci, Tall, Valeau, Greco, Cardinali, Podgoreanu e Semprini sono stati ceduti a titolo definitivo. Providence invece è andato al Brugge in prestito con diritto di riscatto fissato a 2 milioni più bonus.