MOURINHO – Il bimestre della verità. Con il ritorno agli allenamenti, fissato per oggi alle 11, prenderà il via il rush finale della stagione della Roma. Calendario alla mano il conto è presto fatto, con 11 giornate al termine della Serie A e una doppia sfida fondamentale in Europa League contro il Feyenoord, il vero crocevia della stagione. Tredici partite in due mesi. Sette solo ad aprile, di cui cinque in campionato e due in coppa. Dentro anche due scontri diretti per la zona Champions contro Milan e Atalanta.
Come scrive la Repubblica, a parole nessuno da Trigoria ammetterà mai una classifica di priorità, ma con una rosa stanca e corta, ”che non sopporta tre partite in una settimana” – come ammesso a più riprese da Mourinho – alla fine del prossimo mese arriverà il momento delle scelte. (…) Nonostante le smentite ufficiali e l’apparente attesa dell’allenatore e dei Friedkin nel capire come finirà questa stagione, aprile sarà il mese della verità.
Aprile indicherà la strada sportiva da seguire: campionato o coppa, alla ricerca del fondamentale posto Champions. E conseguentemente delineerà le scelte dei protagonisti. Mourinho in primis. Il portoghese da tempo chiede a gran voce un confronto con la proprietà per pianificare il futuro e capire insieme se proseguire il rapporto. Il silenzio stampa dell’ultimo mese ha parzialmente mutato la fretta dello Special One.
La gerarchia è fondamentale in una squadra quanto in un’azienda, e pur consapevole del rapporto privilegiato con la proprietà, Mou non farà mai il primo passo. Non può e non deve. Spetterà ai Friedkin decidere il momento giusto per sedersi attorno ad un tavolo. Con il campo a dare la sentenza definitiva. Intanto il valzer delle panchine è iniziato e il profilo di Conte, in caso di addio di Mou, potrebbe essere il profilo giusto per la panchina giallorossa. Non stupirebbe un interesse per l’ex Tottenham, in pieno stile Friedkin, sotto traccia e lontano dalla luce dei riflettori.