CONFERENZA STAMPA – Le parole di Josè Mourinho alla vigilia di Roma-Zorya di Conference League:
Il girone si è complicato, tre squadre in due punti, il significato di questa sfida per voi?
“Secondo me molto facile, se vinciamo siamo dentro, se perdiamo siamo fuori, il pareggio lascia aperto tutto, è il nostro destino è nelle nostre mani, il nostro obiettivo è vincere, domani è come una finale, per noi e per loro, è una partita importante, sarà molto dura per noi per andare avanti con campionato e Conference per tanti mesi ma è un problema che vogliamo avere, non eliminare. Domani per questo giocheremo al massimo per vincere”
Cosa si aspetta da Zaniolo se dovesse giocare?
“Non mi aspetto nulla di particolare da lui, ma tutto dalla squadra. Abbiamo vinto come squadra a Genova, è come squadra che dobbiamo giocare e far di tutto per vincere, mi aspetto da Nico quello che mi aspetto da tutti gli altri. A Genova anche senza giocare un minuto ha festeggiato tantissimo e per me è come se avesse giocato come gli altri. Mi aspetto Zaniolo nella squadra, nulla di individuale”
Rui Patricio è uno dei migliori portieri per rendimento in campionato, domani giocherà ancora lui?
“Sì, non è Rui che sta fra i migliori portieri del campionato, siamo noi che anche prendendo tre gol a Venezia o a Verona, siamo noi come squadra che riusciamo ancora a stare lì, tra le squadre che hanno la miglior performance difensiva, poi dipende dalle situazioni, Fuzato sta lavorando in maniera fantastica, se dovesse giocare in Serie A o Conference, per me non sarebbe un problema, non sarebbe una notte senza dormire prima della partita. E’ un’opzione ma domani gioca Rui”
Abraham ha raccolto poco nonostante abbia tirato tanto. E’ soddisfatto delle prestazioni di Abraham?
“Sono contento, ovviamente quando sei un attaccante di una squadra che crea tanto, che per filosofia e principi è una squadra offensiva, di solito hai la possibilità di segnare di più, lavora tanto per la squadra, aiuta tanto nella costruzione della manovra e per me non è un problema. Sono contento di lui, nella dinamica di squadra, nei principi, nei movimenti su cui lavoriamo, come pressa, come chiude gli spazi anche difensivamente, è sempre più inserito nella squadra, ha imparato ad avere un’altra dimensione come giocatore di squadra rispetto a prima, sono contento, ovviamente spero che a breve arrivino più gol e dopo avrà tutto, lavoro di squadra e i gol a livello individuale. Non sono preoccupato, ha avuto un piccolo calo, dopo un inizio molto forte, che ci ha colpito tanto, compresi i tifosi, un piccolo calo normale, anche dopo l’infortunio subito in Inghilterra e ha giocato due-tre partite con qualche problemino. Domani giocheranno Rui Patricio, Tammy e Zaniolo”
Il centrocampo schierato nelle ultime due partite ha mostrato dinamiche diverse, anche per posizioni. L’esperimento della linea a tre è limitato all’emergenza o è un discorso che si può prolungare?
“A me definitivamente non mi piace giocare a cinque, perchè una cosa è un concetto dei tre e un’altra di cinque, in generale non mi piace giocare a cinque. Abbiamo perso tutti i terzini sinistri, allora abbiamo messo questa linea a tre e con El Shaarawy che gioca esterno, ma non è un terzino sinistro e abbiamo trovato una soluzione che è andata molto bene a livello di gioco, a livello di risultato no a Venezia, sì a Genova. La rosa non è stata costruita per giocare a tre, perchè quando lo fai non hai solo 4 difensori centrali e tante mezze punte, perchè hai bisogno di giocatori diversi, ma lo abbiamo fatto, i giocatori si sono sforzati per adattarsi, la dinamica non è buona per tutti, ma molto buona per qualcuno, perchè si adatta meglio per le sue caratteristiche, magari è un sistema che avremo in tasca come un’opzione, quando recupereremo tutti, l’obiettivo sarà di tornare a giocare come pensavamo di giocare prima. Questa cultura di adattamento si sviluppa dopo tanti anni che si lavora insieme e si conoscono bene i principi, ma nell’emergenza siamo stati costretti a sviluppare questa variazione, vedo i giocatori bene, sono contento. Ovviamente per El Shaarawy è più facile giocare ala nel 4-3-3 piuttosto che in questo sistema, giocheremo con equilibrio. Posso dire un quarto giocatore che domani giocherà: Veretout”
Vina e Calafiori?
“Si sono allenati con la squadra e adesso abbiamo riunione con tutti, con il dipartimento medico, come abbiamo deciso per Smalling domenica, decideremo oggi pomeriggio se saranno del gruppo. Però si sono allenati oggi con la squadra, penso che sia possibile che vengano domani”
Che cosa ha compreso di più della Roma prima di due tre mesi fa?
“Conosco meglio i miei giocatori, per questa ragione El Shaarawy ha giocato in quella posizione che per me era impossibile immaginarlo lì, l’anno scorso ha avuto alti e bassi, aveva problemi fisici e faticava ad adattarsi ai ritmi alti, ho sempre pensato che fosse un’ala offensiva di qualità, per giocare una partita, poi entrare quella dopo, ha avuto un’evoluzione clamorosa, a Genova addirittura ha fatto una diagonale difensiva, giocando 90 minuti, salvando il risultato, questo è un El Shaarawy che non ho mai conosciuto. Per questo alcuni li sto scoprendo, imparo da loro, la posizione giusta, come svilupparli, sono 4-5 mesi, a volte ci vogliono anni per scoprire elementi nuovi dei calciatori”
Ci può parlare della partita di domani? Difficile per lei affrontare squadre sconosciute?
“Non sono squadre sconosciute, abbiamo visto tutte le partite di campionato e coppa, conosciamo l’allenatore e la dinamica di squadra. Il rispetto c’è sempre e anche in questo caso”
Poi fuori onda Mourinho aggiunge che Mancini giocherà