CONFERENZA STAMPA – Le parole del tecnico giallorosso in sala stampa alla vigilia di Betis-Roma
Ci sono stati tanti infortuni traumatici e muscolari, con la preparazione fatta quest’anno anomala perchè poi c’è il Mondiale, può essere che la preparazione studiata in questa stagione porti più rischi di infortuni?
“E’ una buona domanda, tutti noi possiamo avere tanti feeling, è una questione di cui si parla da tanto, ma adesso la stiamo vivendo. Quando si parlava del Mondiale a metà stagione 4-5 anni fa era un conto, adesso lo stiamo vivendo. Io ho imparato a vivere la realtà delle cose, dire che si gioca troppo, che i giocatori di oggi paragonati a quelli di ieri, hanno una carriera completamente diversa, che i club più ricchi sono privilegiati perchè hanno rose più ampie e quindi maggiori rotazioni e quelli meno ricchi sono più in difficoltà. Secondo me ci sono i poveri, i ricchi e i meno ricchi: i poveri giocano una partita a settimana, i ricchi con le rose che hanno possono giocare ogni giorno, i meno ricchi che sono quelli con ambizioni equilibrate e che devono giocare lo stesso numero di partite dei ricchi sono quei club che sono in difficoltà ed è questa l’esperienza che sto vivendo in questo momento”
Chi è in vantaggio tra Belotti ed El Shaarawy domani?
“Belotti o El Shaarawy, uno dei due o insieme, vedremo”
Abraham nelle ultime partite sta facendo fatica, sembra un po’ avulso dal gioco. E’ un problema fisico o mentale?
“E’ un problema nostro, di squadra, non mi piace fare queste analisi, capisco che voi le facciate, non leggo tanto, però troverete giocatori di alto livello in altre squadre che vivono momenti simili. Ci sono momenti, per voi è tutto un numero, stats, per noi la verità è che abbiamo bisogno dei gol per vincere le partite, senza è difficile. Siamo i primi in serie A nel creare occasioni da gol ma sbagliamo tanto. Sono momenti, qualche squadre pagherà per questa frustrazione, perchè faremo 4 palle gol e 4 gol, l’importante è che noi lo guardiamo come squadra, senza mettere pressione sul singolo, non come voi perchè facciamo lavori diversi. Noi lo analizziamo come squadra, per quello che produciamo segniamo poco, in questa direzione dobbiamo essere più efficaci, segnare di più e arriverà”
Subito dopo il Lecce ha detto che a volte i giocatori non recepiscono le sue indicazioni. A che cosa si riferiva? In questi due giorni ha visto segnali diversi?
“Un allenatore quando parla 10 minuti dopo la fine di una partita, non è facile. A volte si dicono cose che bisogna spiegare. Il piano di gioco di ogni allenatore del mondo è un conto, un’altra è se i giocatori sono capaci o meno di metterlo in pratica. Ho visto delle sensazioni dalla panchina vedendo la partita poi l’ho rivista e la prospettiva cambia. Dobbiamo avere più disciplina nel nostro gioco, quando uno o due la perdono in fase difensiva o offensiva ha un’implicazione sul resto della squadra, a questo livello dobbiamo migliorare, anche perchè le grandi partite che abbiamo fatto noi in questo anno e mezzo sono partite di grande concentrazione, rispetto del piano di gioco, di grande organizzazione nella dinamica della squadra. Sono pochissime le partite che abbiamo visto con situazioni individuali, o con gente che è uscita dalla linea di gioco che abbiamo preparato prima”