Josè Mourinho ha parlato così ai microfoni di DAZN dopo la vittoria per 3-1 contro l’Udinese:
Che vittoria è? Si aspettava un secondo tempo più tranquillo?
“Colpa nostra, era una partita facile da chiudere. Non lo abbiamo fatto e abbiamo aperto la porta alla reazione dell’Udinese. La nostra reazione è stata fortissima, in panchina avevo giocatori per cambiare la partita e non ho scelto male. I ragazzi in campo mi hanno dato una risposta forte. Sembra che ci piaccia attaccare verso la porta sotto la Sud e che vogliamo battere il record di gol negli ultimi minuti, ma qualche volta si possono perdere punti in questo tipo di partite. Quando l’avversario è in difficoltà devi finirlo e non l’abbiamo fatto”.
La sua esultanza con il raccattapalle?
“Ho esultato per il gol che ha chiuso la partita. Con i cambi abbiamo perso organizzazione su palla inattiva e solidità difensiva. Quando segni all’85’ mancano ancora 10 minuti di giocare, quindi non avevo grandi sicurezze dalla difesa. Avremmo potuto chiudere la partita con il terzo gol oppure avremmo sofferto. Dopo il 3-1 mi sono rilassato, era un bambino per fortuna e non un poliziotto (ride, ndr)”.
Avete provato a fare la partita anche nel finale.
“Abbiamo lavorato sulla transizione, l’Udinese ha più gamba di noi ed è più veloce. La soluzione quindi era non perdere il pallone e l’abbiamo fatto bene. Dopo il gol dell’1-0 avremmo dovuto chiudere la partita perché l’avversario era fragile”.
Lukaku-Dybala-Azmoun può essere una soluzione dall’inizio?
“È un po’ sbilanciata solo perché la natura di Dybala e Azmoun non è basata sulla disciplina e sull’organizzazione difensiva. Con loro due puoi perdere equilibrio. Amo Azmoun, ma gli manca qualcosina per essere un giocatore alla Mourinho in fase difensiva. Ha qualità pazzesche. Oggi buona panchina, c’erano anche Belotti e Aouar”.