Una pausa senza appuntamento. Quelli che potevano essere i giorni utili per un dialogo tra José Mourinho e la proprietà si stanno rivelando un semplice stacco tra il brutto derby perso di domenica scorsa e la ripresa del campionato, quando i giallorossi saranno chiamati ad affrontare un mese di aprile non poco impegnativo sia in Italia che in Europa. Ma nessun allarme. La voglia di confrontarsi c’è, sulle strategie societarie e sui programmi da condividere insieme nel futuro. Ma la smania del tecnico portoghese è diminuita, anche dopo qualche rassicurazione ricevuta su un dialogo da tenere vivo in vista del finale di stagione. Sembrano ormai lontani i tempi in cui Mou reclamava un appuntamento con la proprietà, sottolineando come «giugno fosse tardi» e quanto lui «fosse pronto quando la società avesse voluto».
Come scrive il Tempo, lo Special One appare ora decisamente più sereno, concentrato sul campo e desideroso di chiudere positivamente il suo secondo anno a Roma dopo un mese di marzo parecchio deludente sul fronte campionato (vittoria in casa sulla Juventus a parte) ma soddisfacente e ricco di speranze in campo europeo. Proprio l’Europa ha dato le maggiori soddisfazioni sinora al tecnico di Setúbal, cementando il legame con la piazza romanista dopo la coppa alzata a Tirana. Nonostante le voci che circolano attorno a Mourinho, all’orizzonte non ci sono top club in pressing su di lui, anche se l’appeal dell’allenatore giallorosso è tutt’altro che svanito e non sono da escludere tentativi illustri a fine stagione (con il Psg che al momento sembrerebbe la squadra più accreditata vista la posizione tutt’altro che solida di Galtier). Niente in programma perciò da qui a fine mese a livello di incontri tra i Fredkin e Mourinho (che ha ancora un anno di contratto), ma l’aria attorno ai protagonisti è decisamente più serena rispetto a qualche settimana fa, e dopo la ripresa non è da escludere che vengano mossi passi avanti. Aprile infatti può essere il mese giusto per concretizzare il desiderio di confronto che c’è da entrambe le parti, per proseguire il lavoro iniziato e portare avanti la crescita del club. Un mese di aprile che sarà importante anche e soprattutto per il campo, con due scontri diretti (Atalanta e Milan) e il ritorno dell’Europa League). Sei impegni in ventidue giorni per Pellegrini e compagni, dalla Sampdoria all’Olimpico alla trasferta di Bergamo con l’Atalanta dopo il ritorno dei quarti con il Feyenoord. Settimane che possono, anzi, devono dire tanto del futuro della Roma.