«Alla fine abbiamo meritato di vincere, che era la cosa più importante in un girone del genere». È pragmatico, José Mourinho, che al termine della vittoria 2-1 dei giallorossi in casa dello Sheriff Tiraspol si presenta davanti alle telecamere per commentare il successo della Roma, dopo avere seguito il match dalla tribuna per la squalifica,
Lo aveva detto alla vigilia, il tecnico portoghese, che voleva evitare una falsa partenza come quella dello scorso anno col Ludogorets o una figuraccia come quella rimediata col Bodo Glimt due stagioni fa: è stato accontentato, anche se la prestazione della formazione ha lasciato a desiderare.
Ci sono voluti il gol di Lukaku e l’ingresso in campo di Dybala per risolvere una situazione che stava diventando complicata. «Non mi è piaciuto il primo tempo – il commento dello Special One – né individualmente né collettivamente. Siamo stati troppo lenti, senza aggressività e senza mantenere il controllo del gioco. Il gol del vantaggio alla fine del primo tempo è stato quasi un miracolo perché non avevamo fatto niente per meritarlo. Nel secondo tempo, invece, dopo il pareggio, mi sono piaciuti la nostra reazione, il gol di Lukaku e il controllo del risultato. Abbiamo continuato a giocare senza troppa aggressività ma anche senza rischiare, e alla fine abbiamo meritato la vittoria».
Come scrive il Corriere della Sera, a sorpresa nella formazione iniziale erano presenti contemporaneamente Sanches e Aouar, entrambi non al top dal punto di vista fisico. Il portoghese ha lasciato il campo dopo 28 minuti per un nuovo fastidio, alla coscia destra. Nelle prossime ore si sottoporrà agli esami per capire se c’è lesione o se si è fermato in tempo. «Sanches e Aouar avevano bisogno di giocare, di ritmo e intensità. Renato purtroppo è un calciatore sempre a rischio, è difficile da capire: il Bayern Monaco e il Psg non lo hanno capito, da noi è lo stesso. Aveva avuto tre giorni di riposo e poteva giocare, purtroppo ha sentito qualcosa. Aouar si è esibito con quello che chiamo «il ritmo della paura» dopo un infortunio muscolare, è rimasto in campo quanto gli serviva per recuperare i ritmi di gioco».