Mourinho: “Sanches e Dybala disponibili. De Siervo? In Lega col paracadute. Non...

Mourinho: “Sanches e Dybala disponibili. De Siervo? In Lega col paracadute. Non abbiamo 5 sostituti dei titolari come le big”

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Vigilia Finale Europa League Conferenza Stampa: Josè Mourinho Lorenzo Pellegrini Gianluca Mancini

Josè Mourinho ha parlato alla vigilia di Roma-Lecce. Ecco le sue dichiarazioni in conferenza stampa:

Questione infortunati. Dybala e Sanches?

“Tornano in squadra, non in condizioni ottimali. Secondo il dipartimento medico e i preparatori senza rischio. È quello che abbiamo bisogno di sentire”.

Che caratteristiche ha il Lecce?

“È una buona squadra, di contropiede. Sono molto veloci sulle fasce. Hanno soluzioni per cambiare durante la partita. Ha un allenatore bravo che sa organizzare la squadra per costruzione e in fase difensiva. Sta facendo un buon campionato, ha perso solo una partita con il Napoli”.

Le critiche su come ha giocato contro l’Inter? Cosa manca alla Roma per giocarsi le partite alla pari?

“Se mancano 5 titolari all’inter, al Milan, alla Fiorentina, alla Juventus e all’Atalanta ci sono altri 5 titolari per giocare, così a tutte le squadre di alta classifica. Quando mancano a noi, non ci sono altri titolari. Ti sei risposto”.

A proposito degli infortunati, bisogna rassegnarsi al fatto che 5 giocatori titolari non potranno mai esserci al 100% se non per brevi periodi?

“Una cosa è un giocatore infortunato, un’altra cosa è un giocatore con una storia clinica. Bale è stato il miglior giocatore del mondo per 4/5 anni ma la sua storia clinica non gli ha permesso di esserlo sempre ed è stato sostituito da altri per mantenere il livello alto. Io sono contento di aver certi giocatori alla Roma con una storia clinica quando ci stanno”.

Quante partite si aspettava dai giocatori con una certa storia clinica?

“Sono contento di averli perchè non posso avere altro. Con l’inter siamo stati in partita fino all’ultimo, con una punta di fortuna avremmo vinto, abbiamo avuto quello che ci aspettavamo. Sono stato triste per lo sforzo dei giocatori, che hanno giocato 2 giorni prima. Sono andato via soddisfatto. Abbiamo preso un gol che non si deve prendere. I ragazzi hanno fatto bene nonostante le limitazioni per freschezza e per gambe. Domani non abbiamo Paredes perchè è squalificato, abbiamo metà Dybala e un terzo di Renato Sanches. Cercheremo di vincere domani e avvicinarci di nuovo”.

Riguardo le fasce, abbiamo visto contro l’Inter Celik spostato sulla sinistra con El Shaarawy già in campo. Era una soluzione dettata sul momento o che potremo vedere anche in futuro?

“Cerchiamo di fare il meglio possibile per la squadra. Tutto è fatto per necessità e prendere il meglio della squadra”.

Il calendario porterà tante partite ravvicinate. Sente questa cosa come un problema o come un’opportunità?
“Il numero di partite le sappiamo prima dell’inizio del campionato. Abbiamo il campionato, la coppa e l’Europa League. Ci sono squadre con più potenziale per fare tutto questo e altre che ne hanno meno e hanno difficoltà. Se avessimo 6 centrali, potremmo giocare anche ogni 3 giorni. Quando ne hai 4, che diventano 3, che diventano 2, diventa più difficile. Nel calcio penso che la parola alibi si usa più quando si perde. La parola alibi non si utilizza in anticipo. Noi parliamo del calendario dall’inizio del campionato, non lo abbiamo fatto per la prima volta dopo l’Inter. Capisco che nel calcio c’è tanta gente con il paracadute. Non è il loro mondo, non lo conoscono, vengono per status o politica. Per l’abito o la cravatta. Non è gente nata e cresciuti nel calcio. Queste persone vanno rispettate per lo status e basta. Non vale la pena commentare. È come se io parlassi di fisica atomica o di cinema. Sono dei paracadutisti arrivati e che sono qui. Non sanno cosa significare giocare dopo 3 giorni, non sono cosa è l’accumulazione oppure lo sanno e fanno finta di non sapere. Nella Lega Calcio c’è anche gente con una storia di calcio e che ha lavorato nel mondo del calcio con squadre che sa quali sono le difficoltà e sa cosa è la stanchezza. C’è gente che ha lavorato nell’organizzazione dei club. Potevano influenzare positivamente. Dopo ogni partita in Europa, siamo sempre la squadra che soffre di più. Se il nostro club non fa questa domanda pubblicamente, sono sempre io che devo parlare delle stesse cose e magari non dovrei farlo: per me l’alibi nella grammatica calcistica è qualcosa che si utilizza dopo. La prossima settimana succederà di nuovo ed è l’unico momento nel quale dici “sfortuna”. La Lazio gioca martedì, noi giovedì. Non possiamo giocare lunedì perché c’è la pausa e la partita dovrà essere domenica. Qui siamo stati sfortunati punto. La Lazio avrà un vantaggio ma non c’è niente da dire o commentare. Tutto quello che è successo fino ad oggi e che tornerà dopo, la Roma p veramente penalizzata. Fortunatamente per me mi sembra che i tifosi non sono degli scemi perché in ogni partita la musica della Lega è fischiata, ci sarà un motivo. Loro non sono scemi”.

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