Josè Mourinho ha parlato ai microfoni di Sky Sport dopo l’intervento in conferenza alla vigilia di Roma-Betis:
“La partita arriva dopo una sconfitta nell’ultima in casa contro l’Atalanta, però da quella sconfitta siamo usciti con una sensazione di superiorità e voglio questa sensazione anche domani – le sue dichiarazioni -. Loro hanno un vantaggio, perché hanno sei punti e noi tre. Voglio uno stadio pieno di emozioni. Sarà una partita difficile, loro hanno un ottimo allenatore. L’Europa League ha squadre più competitive della Conference”.
“Dybala? Il suo inserimento è stato naturale. È naturale aver voluto un giocatore come Paulo. È importante che lui non abbia sentito il peso di venire qui ed essere un giocatore importante. È tutto naturale, sembra che sia qui da anni e questa naturalità è sinonimo di qualità. Lui è un ragazzo dello stesso livello del giocatore che è. Smalling? È strano che non sia in nazionale inglese, è strano per me. Sono in una posizione privilegiata per paragonare questo Smalling a quello di 4-5 anni fa. Non so se sia rigenerato fisicamente, se sia gioia di vivere qui, se sia gioia di stare alla Roma. Quello che so è che è un giocatore di livello altissimo. Vive un ottimo momento e sono molto contento di lui”, ha aggiunto parlando dei singoli.
Infine, Mourinho ha commentato anche Matic: “È la terza volta che gioca in una squadra con me. La prima volta era dieci anni fa, ovviamente è cambiato. Ha perso qualcosa ma ha anche qualcosa in più. È un cervello in campo, per noi è importante”.
Le parole di Mourinho alla vigilia di Roma-Betis in conferenza stampa:
Le difficoltà di questa sfida? Dybala come sta?
“Bene, Dybala bene e gioca. La difficoltà è quella di giocare contro una squadra di qualità, con un’identità chiara, un grande allenatore che ha grande esperienza, con una filosofia calcistica chiara. Una squadra che ha vinto, non è facile farlo in Spagna se non sei una delle tre top spagnole, hanno tanti nazionali. Sarà una partita difficile anche per loro, undici contro undici, più 60 mila che speriamo faranno il loro, perchè lì la prossima settimana i tifosi del Betis giocano tanto con la squadra, è uno stadio fantastico nell’appoggio alla squadra. Mi fido dei miei 11, di chi andrà in panchina e tanto degli altri 60 mila”
Zalewski giocherà? Lo vede anche dietro le punte o piuttosto giocatore di fascia?
“Può giocare in vari ruoli, la sua formazione la conoscete bene, si è trasformato in questo ruolo di esterno, è bravo, anche in Nazionale e non è una Nazionale di livello basso, bensì di livello alto, gioca in questa posizione, si sente bene lì e la squadra si sente bene con le sue caratteristiche. E’ un giocatore molto importante per noi, se sta in panchina o in campo non cambia niente, è molto importante per noi”
Con una vittoria domani sarebbe la sua 107° in Europa e sarebbe l’allenatore che avrebbe vinto di più in Europa. Cosa ne pensa?
“Non è uno stimolo in più, sono orgoglioso delle 106 vittorie, quando arriva la 107 se domani o la prossima, sarò sempre orgoglioso della mia carriera. Queste cose sono belle per passare il tempo quando finirò la carriera, avrò tanto tempo per pensare e ricordare. Ora mi interessa solo vincere la prossima, sarà una sfida di livello molto alto, ma non penso onestamente a questi numeri personali. Voglio vincere perchè abbiamo bisogno di punti, ne abbiamo solo tre e non bastano”
Si può giocare anche con due centravanti come Abraham e Belotti? Pellegrini mancherà?
“Giocatori bravi possono sempre giocare insieme, non è mai un problema, sono gli allenatori che devono trovare il modo per farli giocare insieme. Per dare un altro esempio, non voglio svicolare dalla domanda, all’inizio per tanti di voi, principalmente per quei fenomeni che parlano in radio e non vengono mai qui, sembrava quasi impossibile che giocassero insieme Pellegrini, Tammy, Dybala e Zaniolo, purtroppo lo abbiamo fatto poche volte, per colpa degli infortuni, quando lo abbiamo fatto lo abbiamo fatto bene. Tammy e Belotti sono due giocatori bravi, bisogna svilupparlo poco a poco, ma per una squadra giocare contro una buona Roma, perché serve una buona Roma, con Tammy e Belotti insieme non è facile. Non voglio dire chi gioca domani, non ho problemi a farlo in generale, principalmente quando non ho dubbi sulla squadra avversaria, ma il Betis ha tanta ricchezza, non sappiamo se faranno dei cambi rispetto all’ultima partita, chi giocherà davanti, non lo so e siccome neanche il mio collega dirà chi gioca, non gli do un vantaggio”
Zaniolo in Europa ha una media realizzativa doppia rispetto alla Serie A, da cosa dipende?
“E’ un giocatore che provoca preoccupazione negli avversari. E’ un giocatore che non è egoista, nel suo modo di giocare prende a volte delle decisioni individuali, in cui prende palla e attacca la difesa, ma non è un giocatore che pensa a se stesso, non è un giocatore che risparmia energia per averla nella fase finale, della finalizzazione, è un giocatore che lavora tanto difensivamente, ed è normale che non segni 20 gol in una stagione. Non mi stanco di ripetere che è un giocatore veramente importante per noi, per me se segna di meno o di più non è una situazione drammatica. Ha segnato di più in Europa rispetto alla Serie A, magari in Serie A le squadre hanno livello superiore rispetto alla Conference – extra Leicester – o in Europa League, togliendo il Betis”
Quanto c’è in quella frase di Mancini ‘siamo più forti’ della sua mentalità?
“I quattro punti presi con Inter e Juve, paragonati con l’anno scorso, abbiamo perso 4 punti con Udinese e Atalanta che invece l’anno scorso avevamo conquistato. Se fai raffronto numerico siamo pari, ma sul piano emozionale invece è stato importante fare risultato contro squadre top in grandi stadi. E’ un feeling diverso. Ne abbiamo parlato prima della partita. La sconfitta contro l’Atalanta, pur perdendo, esci con una grande sensazione di superiorità, abbiamo perso, ma siamo stati superiori, abbiamo giocato con fiducia, molto bene. Prima della partita con l’Inter ho messo sul tavolo questa questione: possiamo vincere o perdere, ma uscire da San Siro senza la sensazione di inferiorità. Lo scorso anno era accaduto, oggi invece siamo andati lì con una sensazione di superiorità. I giocatori hanno fatto loro questo concetto, hanno fatto un’ottima partita, sono punti che ci portano qualcosa in più a questo livello. Mancini è un trascinatore, ha voce dentro lo spogliatoio, sa dire le cose nel momento giusto, sono contentissimo di quello che hanno fatto i ragazzi”
Come sta Pellegrini? Perchè segue la partita sul pullman quando è squalificato?
“Non è un pullman, perchè sarei stato sotto, sono stato in un altro posto, su un bel Van. Mi piaceva sentire il rumore dello stadio, si capiva tanto, quando era gol dell’Inter o della Roma, quasi gol, si sentiva questa cosa, anche senza guardare la partita bene. Si soffre di più sul VAN, in panchina la giochi, lì è dura. Pellegrini vediamo, sembra che a volte sappiate più di me, dobbiamo ancora fare la rifinitura, sentire anche lui, sa che è una partita fondamentale, lo conosco bene, so perfettamente che se dice no è no, perchè non c’è possibilità, se dice che è disponibile mi fido di lui, con lui non c’è perdita di tempo, la fiducia è altissima, aspetto lui più tardi, più che i medici, la sua parola per me decide tutto”