Le parole in conferenza stampa di Mourinho alla vigilia di Roma-Ludogorets:
Ha detto qualche giorno fa che bisogna sopravvivere fino al 13 novembre. Come si sopravvive domani sera, visto che la Roma deve solo vincere? Come sta Zaniolo?
“Se non vinciamo andiamo in Conference League, però non vogliamo retrocedere lì, vogliamo proseguire con i play-off di Europa League, se pensiamo così è una partita in cui abbiamo solo un risultato, che è vincere. Partita difficile, perché c’è questa pressione ma lo sarà anche per loro, che ci hanno battuti all’andata, dove giocammo in maniera seria, cambiando solo il portiere ma inserendo solo prime scelte. Penso che lo stadio sarà nuovamente esaurito, penso che si potrà creare un ambiente di partita decisiva come avvenuto lo scorso anno con Bodo, Leicester e Vitesse quando sapevamo che dovevamo vincere, creando questa atmosfera, con la motivazione dei ragazzi che vogliono continuare in Europa League, possiamo farcela. Zaniolo penso sia giusto che abbia ricevuto uno sconto, tre giornate di squalifica per una cosa che ne valeva una, fortunatamente l’UEFA ha fatto giustizia, è importante per noi riaverlo. E’ un giocatore che può aiutarci a vincere. Adesso prima della rifinitura ancora non so se potrà giocare, il suo ematoma era grosso, ieri il dolore era importante, vediamo oggi come si sente, mi piacerebbe averlo a disposizione”
Si è parlato di finale, ma poco degli avversari. Che Ludogorets si aspetta domani? Differenze con gara d’andata?
“Mi aspetto un Ludogorets che giocherà con due risultati, per noi uno solo. Questo fa una differenza netta ovviamente. E’ una squadra pericolosa in contropiede, che ha giocatori veloci, che può difendersi di più perchè ha sempre questa soluzione per andare a far male in contropiede. Questa è la differenza principale. Magari però sarà meglio per noi, sappiamo che dobbiamo correre dei rischi, sappiamo che avremo uno stadio grande alle nostre spalle, l’ambizione dei giocatori non è vincere la Conference di nuovo, ma andare avanti in Europa League anche se sappiamo che ci saranno squadre top costruite per vincere la Champions, andremo domani in campo senza pensare ad altro, a nessun’altra partita, pensando solo a vincere domani. Importante la vittoria in campionato a Verona, perchè tornare a casa dopo la sconfitta con il Napoli era diverso, ora si respira un’altra aria. Andremo con tutto, non sarà facile per noi ma neanche per loro”
Abraham sta passando un momento particolare, domenica ha sbagliato un gol clamoroso, come si può aiutare questo ragazzo? Dandogli fiducia o concedendogli un turno di riposo?
“Io ai miei giocatori da sempre dico sempre che per me un portiere che sbaglia clamorosamente in un’azione o una punta che non sta segnando, o un difensore che commette errori è tutto secondario. Per me la cosa principale è l’atteggiamento, è pensare alla squadra, è lavorare seriamente, non piangere sui momenti difficili, è avere coraggio di tornare a fare, sempre di più. Pellegrini ha sbagliato un rigore sul 2-1 a Empoli, nel rigore successivo ha avuto coraggio di andare e ha segnato. Se non segna, non è un problema, però è voluto andare. Io di Tammy non so che espressione hai visto sulla mia faccia, sicuramente non l’espressione di uno che è arrabbiato. Sono molto contento della partita che Tammy ha fatto a Verona, ha sbagliato due gol, uno a porta vuota, il secondo è stato bello perchè ha fatto un assist a Zaniolo, però per me non è un problema. Il problema era ad inizio anno quando si vedeva un Tammy non super concentrato, adesso no, lavora tanto per la squadra, crea problemi agli avversari, gioca con la squadra, i giocatori non sanno ancora chi gioca o chi non gioca, ma visto che mi hai chiesto cosa fare in questi casi ti dico che si fa giocare”
Ha detto che non ha mai lavorato con così tanti giovani in passato. Ora dopo averne lanciati così tanti, lo ritiene un motivo d’orgoglio? Il compito più importante della sua carriera? E’ più fiducioso dell’apporto che possono dare?
“Non ho mai avuto tanta necessità di far crescere e giocare i giovani, ma questo non significa che io accetti bene il fatto che tanta gente dica che nella mia carriera ho lanciato pochi giocatori giovani. Non sono pochi e sono bravi, tanti bravi. Qui è una necessità e un po’ anche una conseguenza del profilo di lavoro nostro. Lo si è visto con Volpato. Non sono un eroe perchè do opportunità a dei giovani, questi ragazzi fanno un processo: partono dalla Primavera, poi si allenano anche con la prima squadra, poi un giocatore di prima squadra che ogni tanto scende giù per giocare per avere minutaggio, poi diventa stabilmente di prima squadra e aspetta la sua opportunità. C’è fiducia da parte mia in questi ragazzi, per compensare anche il nervosismo che possono avere al debutto. Il processo che facciamo mi piace, è importante per tutti i giovani, i ragazzi che sono in Primavera devono sapere che le porte sono sempre aperte. Penso faccia piacere a me e ai giocatori di prima squadra, sono felici quando un bambino fa bene, debutta, fa gol decisivi come Volpato. Abbiamo un gruppo che aiuta questi ragazzi giovani, vivere tutto questo mi fa piacere. Mi piace l’atteggiamento anche degli attaccanti che stanno segnando poco, Belotti non ha segnato ma ha creato problemi all’avversario, il coraggio di prendere una botta forte alla testa, con la faccia insanguinata, l’atteggiamento per me vale più di tutto, quando è così le cose cambiano e faranno i loro gol. Non sarebbe una sorpresa per me se Tammy domani segnasse”
Matic è entrato ed è stato decisivo a Verona, non è stato bene di recente. E’ pronto per giocare dal primo minuto? Che impatto sta avendo sui giovani?
“Il suo esempio è ciò che i giocatori giovani devono prendere, un giocatore di 34 anni che è infortunato e vuole stare con la squadra per cercare di aiutare. Un giovane che vive al fianco di questi calciatori apprende tanto, fa capire cosa significa essere giocatori di squadra. Quando è arrivato lo conoscevo bene, sapevo cosa ci avrebbe dato in campo e fuori. Se Volpato ne parla così di Nemanja, immagina Tahirovic che parla la stessa lingua di Matic, che gioca nella sua stessa posizione, che sta insieme a lui prima e dopo l’allenamento. Vediamo oggi come sta, se può giocare titolare domani oppure no, sicuramente starà con noi domani. Gioca El Shaarawy”
Queste invece le parole a Sky Sport di Mourinho:
Come va gestita la partita di domani con un solo risultato a disposizione?
“Magari è più facile. Se hai due risultati a volte vuoi vincere, ma sai che basta il pari, e si creano contraddizioni nel tuo gioco. Noi invece dobbiamo pensare solo a vincere. Con i rischi dell’altra squadra. Sappiamo cosa ci aspetta, sarà divertente per noi e per i tifosi”.
Il ricorso di Zaniolo è andato a buon fine, cosa ha pensato?
“Giustizia, ho pensato a questo. La Uefa è la Uefa, loro hanno il potere della giustizia. I tre turni di stop non mi erano piaciuti, il ricorso accolto mi rende contento. È giusto per Nicolò, e giusto per la Uefa. Al di là di questo, c’è anche il lato sportivo. Nicolò ci può dare una mano in una partita decisiva”.
Zalewski è il terzo U21 più utilizzato in A, Volpato è già stato decisivo…
“Una cosa è lanciare sporadicamente un giovane per solo cinque minuti ogni mese. Questo aiuta il processo, ma quello che ha più significato è prepararlo per il salto, è successo con lui, con Bove, con Volpato. Il prossimo sarà Tahirovic”.
Quattordicesimo sold out col Ludogorets, poi quello con la Lazio…
“E’ una grandissima vittoria della società. È straordinaria. Si tratta di competizioni diverse. È il modo della famiglia romanista di stare insieme. Ovviamente sono molto contento”.