È una vittoria senza sorrisi, quella ottenuta ieri sera dalla Roma a Cagliari. I giallorossi hanno vinto 4-1 ma tornano a casa con l’ennesimo infortunio: quello di Paulo Dybala, uscito sulle proprie gambe ma in lacrime dopo un fallaccio di Prati al 38’ del primo tempo. Trauma distorsivo-contusivo al ginocchio sinistro, la prima diagnosi, ma nelle prossime ore l’argentino dovrà sottoporsi a tutti gli esami per capire se c’è un interessamento dei legamenti.
Mourinho a fine partita non era ottimista. “Sicuramente – le sue parole – perderemo Paulo per un po’ di tempo, io non sono ottimista. Mi fido sempre molto dei giocatori: quando lui non è ottimista, non lo sono nemmeno io. Ovviamente dobbiamo aspettare i risultati degli esami, però io mi affido all’esperienza dei giocatori e a quello che sentono sul corpo. E Paulo è piuttosto sconfortato”.
Come scrive il Corriere della Sera, la Roma è tornata alla vittoria in trasferta in campionato dopo 6 mesi (l’ultima l’8 aprile a Torino contro i granata): in quest’arco di tempo erano arrivate 4 sconfitte e 3 pareggi in 7 partite.
Dal punto di vista del gioco, nonostante le tante assenze, è stata una prestazione convincente. “Abbiamo cercato più solidità, la partita di Genova è stata stranissima, ma abbiamo impiegato tempo ad analizzarla. Non siamo una squadra veloce, tolto Renato Sanches, abbiamo cercato di avere solidità dietro e abbiamo trovato più compattezza anche a centrocampo. Quando c’è, Dybala occupa la zona di centro-destra, mentre Pellegrini e Aouar quella di centro-sinistra. Era una partita dura per noi perché in panchina avevamo solo Pagano e Pisilli, abbiamo finito il primo tempo con tutti i centrocampisti ammoniti e abbiamo dovuto cambiare gioco”. (…)