Nervoso, insoddisfatto, per lo più silente. E’ un momento particolare per Josè Mourinho, che in occasione di Roma-Genoa ha fatto capire parte del suo malumore. Come riferisce Sky Sport, il disagio dello Special One nasce da una validità progettuale interrotta. Quando i Friedkin lo hanno scelto per il progetto triennale, Mourinho era stato chiaro nella strategia programmatica: primo anno di costruzione della mentalità; secondo anno completamento dell’organico per provare a vincere un titolo e terzo anno vincere lo scudetto come obiettivo primario.
Dopo un anno e mezzo il progetto ha rallentato, anzi per il tecnico si è quasi fermato. Il problema non è solo non rinforzare la squadra a gennaio, non è solo il “mercatino” e il nemico interno non è Tiago Pinto o Karsdorp. A Roma Mourinho sta bene e il rapporto con i tifosi e lo spogliatoio è ottimo. Il malessere del tecnico è sulla validità progettuale. Non può provare a vincere lo scudetto con la politica dei giovani. Qualcuno gli deve spiegare ora se il percorso è cambiato, per questo i Friedkin devono fare chiarezza e sciogliere ogni malinteso per non rischiare di perdere a giugno un allenatore che per il bene della Roma ha detto ‘no’ a Portogallo e Brasile.