Napoli-Roma, Garcia: “Non andiamo a Napoli da vittime sacrificali. L’assenza della Sud...

Napoli-Roma, Garcia: “Non andiamo a Napoli da vittime sacrificali. L’assenza della Sud è una sofferenza. Nello spogliatoio c’è rispetto, altrove no. Salah-Gervinho ok”

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Queste le dichiarazioni di Rudi Garcia, in conferenza stampa, alla vigilia di Napoli-Roma:

Come stanno Gervinho e Salah?
Salah sta bene, ha giocato mercoledì, era previsto per lui un massimo di 45 minuti, sta bene, potrebbe iniziare o giocare dopo, Gervinho uguale, abbiamo fatto un test prima di Borisov, non se la sentiva di giocare, domani potrà giocare, non avendo i 90 minuti nelle gambe”

La qualificazione agli ottavi di Champions era il primo traguardo stagionale. Quanta carica vi darà?
“Sicuro arrivare qualificare ad una partita così è molto importante. A febbraio sarà un’altra Roma, con tutti i suoi giocatori, non ci sarà più pressione e ripartiremo da capo con la Champions. Vedremo lunedì cosa ci riserverà la sorte, siamo contentissimi di essere qualificati. Lo abbiamo fatto con difficoltà e sofferenza, ma ricordo che abbiamo giocato partite importanti a Genova e a MIlano e abbiamo perso, se si gioca meno bene ma si fa risultato, soprattutto qui in Italia, va bene. I ragazzi sono stati bravi a gestire con intelligenza la partita, volevamo vincere, ci abbiamo provato fino alla fine, ma era importante non subire gol negli ultimi dieci minuti, perchè sapevamo che il pareggio poteva portarci alla qualificazione”

Il Pubblico può incidere nella corsa Scudetto, visto quello che sta accadendo a Roma?
“Mi è piaciuta la risposta di Florenzi su questa cosa, la penso come lui: preferisco essere fischiato da 70 mila persone, perchè almeno ad inizio gara i ragazzi vedono che lo stadio è pieno, così hanno una carica maggiore, possiamo premere di più sull’avversario, sull’arbitro, sappiamo quanto conta questo su un risultato, mi auguro che l’Olimpico torni ad essere pieno e dopo starà a noi a rimettere la tifoseria dietro di noi”

Cosa la colpisce di più del gioco di Sarri?
Higuain ha fatto benissimo da quando è arrivato in Italia, non è arrivato ieri, si è ambientato, ha imparato la lingua, fa parte del nostro campionato. Hanno grandi campioni, Sarri è un buon allenatore, ha una buona classifica, ha un gioco pericoloso, hanno segnato 28 gol, giocano molto in verticale, tanti schemi sui calci piazzati, è una buonissima squadra, lo sappiamo, anche se sembra che la più scarsa squadra d’Italia va in trasferta ad incontrare la migliore, questo è quello che mi dicono venga detto in giro, perchè non leggo e non sento”

Ci sarà qualche accorgimento tattico per fermare il Napoli?
“Sembra che questa partita sia già persa, possiamo solo fare meglio e vincere. Sembra un po’ la vigilia del derby, dove eravamo stanchi, mentre loro avevano fatto turn over in Europa League, e invece abbiamo dimostrato di fare una grande partita. Sembra una vigilia simile a quella prima della Fiorentina, noi eravamo in un momento non brillante, somiglia a queste partite, i ragazzi dovranno dare tutto nelle tre partite che restano prima della fine dell’anno, non andiamo al mattatoio come vittime sacrificali, giocheremo per fare risultato”

Ha parlato recentemente di equilibrio: cosa può togliere o aggiungere la partita di domani?
“Non saremo neanche alla metà del campionato, chi vince domani non vince lo Scudetto, chi perde non perde la possibilità di lottare ancora. Pensiamo solo a fare un risultato positivo, giocheremo contro una squadra di grande qualità, ma abbiamo le nostre armi da far valere, siamo concentrati solo su questo”

Il Napoli, rispetto alle altre, si affida quasi esclusivamente su Higuain sul piano offensivo. Si può fermare Higuain?
“La riposta l’avremo domani, ovviamente è un grande campione, come lo abbiamo noi, sono due grandi centravanti, non possiamo avere solo un piano anti Higuain, perchè hanno tanti giocatori importanti come Mertens, Insigne, Callejon, nonostante le assenze abbiamo le armin per dimostrare che il primo attacco della Serie A è ancora qua”

Tante polemiche in settimana, tra Presidente, tifosi e stampa romana. Cosa vi siete detti col Presidente? Sente la stessa fiducia che aveva prima?
“Non ho l’abitudine di parlare con voi di ciò che si dice lontano dai microfoni, con il Presidente e i miei dirigenti. Il Presidente ha visto il Prefetto, questo vuol dire che vuole fare di tutto per mettere i nostri tifosi nelle migliori condizioni per tifare la propria squadra, lavora per fare il meglio nella Roma”

Come sta vivendo Dzeko questo momento particolare? Si sarebbe mai aspettato una difficoltà così elevata di ambientamento?
“Come ho detto per Higuain vale per Edin. E’ arrivato da poco, deve ambientarsi, imparare la lingua, capire il nostro calcio, come è normale che ogni bomber viva un periodo dove segna meno, è successo a tutti, anche a Higuain, in questo momento penso che non si deve avere l’ossessione del gol, fino a che la punta lavora per la squadra, fa di tutto per essere utile nel gioco e Edin lo fa, i gol arriveranno, deve essere sereno e non vivere questo momento con malinconia. Se la squadra vince e fa bene, se segna ancora meglio per lui ovviamente, ma so che farà tanti gol, è un grande campione e un grande uomo”

Grande scetticismo sulla Roma, nonostante il passaggio del turno. Secondo lei come mai?
“Non diciamo che va tutto bene, ma non va tutto male, con i punti che abbiamo perso nelle ultime due partite, il giudizio sarebbe diverso. Per questo io dico sempre che devo essere equilibrato, che non devo cadere nel pessimismo e nell’entusiasmo. Giochiamo da inizio anno senza tifosi, questa è una cosa fuori dai giocatori, fuori dallo staff, ci manca tanto la Curva Sud, quando c’è lo stadio pieno, almeno c’è la possibilità di avere una grande spinta, questa è la nostra sofferenza e spero che lo stadio torni pieno”.

Litigata tra Pjanic e Manolas, questo può essere un segnale positivo?
“Si ovviamente, se c’era bisogno di una prova ulteriore che la squadra è viva, che non è contenta quando non vince, beh questa è una prova in più. Alla fine della partita di mercoledì c’è stato un clima particolare, volevamo vincere ma non volevamo subire gol, per questo eravamo un po’ più nervosi, c’era grande pressione, era una gara dove avevamo più da perdere, hanno chiarito, sono due bravi ragazzi, sono due giocatori importanti, devono essere sempre nel rispetto l’uno dell’altro, cosa che non vedo dappertutto, nello spogliatoio c’è, anche se si parla in maniera più veemente”

Perchè non lo vede dapperttutto?
“Perchè è cosi, è un dato di fatto”

 

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