Questa sera la Roma scenderà in campo contro il Leicester per la semifinale d’andata e Zaniolo fiuta l’aria della Premier, campionato dove prima o poi potrebbe essere protagonista. A “The Athletic ” ha detto: “Futuro all’estero? Non si sa mai, la vita è imprevedibile. Di certo è un’esperienza che ti forma, che ti fa crescere, entri a contatto con culture diverse. Non si può sapere”. Il suo futuro è tutto da scrivere, visto il rinnovo in stand-by. Sui due infortuni subiti in carriera: “Il primo ko è arrivato in un buon periodo per me, stavo giocando bene. Ma la vera batosta è arrivata con il secondo infortunio. Stavo giocando bene di nuovo, titolare in nazionale e dopo due mesi mi sono ritrovato al punto di partenza. Dover ripartire è stato difficile. Ho preso la decisione di operarmi da un altro chirurgo, non perché la prima volta fosse andata male, anzi, era andata benissimo. Ma non volevo ripetere le stesse cose. I primi giorni sono stato male, non riuscivo a parlare, ero depresso. Grazie alla mia famiglia sono riuscito a voltare a pagina”.
Come riporta il Messaggero, sul rapporto con Mourinho: “José è un uomo vincente, un grande tecnico e motivatore. È venuto qui e dal primo giorno del ritiro, ci sta insegnando l’unione del gruppo, la mentalità. A livello personale poi, consigli me ne dà tanti, mi chiede di migliorare la fase difensiva. Lo so anche io, è giusto così e ne ho bisogno. Siamo comunque contenti di averlo e speriamo di vincere qualcosa quest’anno e coronare un sogno che a Roma manca da tanto”. Sul sogno di vincere il pallone d’oro: “Giochi per quello, è l’obiettivo di ogni giocatore. È durissima, ma perché no? Voglio vincere coppe, diventare un giocatore ancora più forte. Migliorare in campo, protestare meno, migliorare come uomo e come giocatore”. Il presente si chiama Leicester: toccherà a lui o ad Abraham segnare almeno un gol agli inglesi. Sull’attaccante inglese: “Tammy è forte, ha fisico, tecnica, tiro, velocità. È completo. Anche lui ovviamente deve migliorare, come tutti, per me è fortissimo. Oltre a fare gol sa vedere il compagno libero, mi trovo molto bene con lui ed è anche una persona fantastica. È stata una bellissima scoperta”. Anche una battuta sulla nazionale: “Purtroppo siamo fuori dai mondiali. La sconfitta con la Macedonia è stato un bruttissimo giorno, ci abbiamo provato in tutti i modi. Abbiamo sofferto tutti, ma aspetteremo altri 4 anni e ci riproveremo”.