Di fatto, è sostanzialmente una riorganizzazione societaria, un riassetto interno che finisce con conferire cariche che aspettavano solo di essere ufficializzate. Cambia la struttura, è vero, ma la pelle della Roma resta di fatto la stessa. Da ieri, pero, Mauro Baldissoni e Guido Fienga fanno entrambi un bel salto in avanti nelle cariche del club: Baldissoni passa da direttore generale a vicepresidente esecutivo, Fienga diventa il Ceo (Chief executive operator). Da adesso in poi la Roma verrà gestita direttamente da loro due. Come riporta la Gazzetta dello Sport, ad ufficializzare il tutto è stata direttamente la Roma nelle prime ore del pomeriggio, con un comunicato ufficiale in cui si riportano anche le parole del presidente James Pallotta, parole espresse direttamente da casa sua, negli Usa. «Fienga condurrà la società verso la prossima fase del nostro percorso di crescita e sviluppo – ha detto lo stesso Pallotta – Sarà lui il responsabile delle attività quotidiane e dei progetti a lungo termine della Roma, nel processo che sta portando il club ad essere una società economicamente sostenibile e di successo, dentro e fuori il campo. Il suo nuovo ruolo consentirà quindi a Mauro Baldissoni di dedicarsi maggiormente alla visione d’insieme del club, portando a termine il progetto legato allo stadio, step fondamentale per consentire alla nostra società di competere sul campo ai più alti livelli possibili» (…) Baldissoni è di fatto da sempre l’uomo di riferimento di Pallotta, quello a cui il presidente ha deciso di mettere in mano le chiavi della Roma. È il suo uomo di fiducia, tanto è vero che anche da vicepresidente resterà nel Cda giallorosso, sarà ancora lui a riferire durante le assemblee degli azionisti e sarà sempre ancora lui l’uomo con potere di firma. Insomma, Baldissoni era l’anima della Roma prima e lo continuerà ad essere ancora oggi. Con una carica ancora più prestigiosa e dei compiti in parte diversi rispetto a prima. Nel senso che lui è l’uomo che ha sempre seguito da vicino le vicende legate al nuovo stadio di Tor di Valle, soprattutto negli ultimi anni, dopo l’esperienza negativa vissuta con Mark Pannes. (…) Guido Fienga, invece, è entrato nella Roma nel 2013 come Strategy and Media Director, per poi diventare nel corso dello scorso anno Coo (Chief operating officer) e ora Ceo. Il che vuol dire sostanzialmente avere dei poteri molto forti ed accentrare sulla sua figura tutta una serie di cariche. Insomma, da oggi in poi faranno riferimento a Fienga tanti dipartimenti della vita societaria: il merchandising, il commerciale, il ticketing, lo sviluppo del brand, l’area delle revenues e anche la direzione sportiva (e quindi Monchi e tutti i suoi collaboratori, Francesco Totti compreso)