IL TEMPO (F. M. MAGLIARO) – Un altro tassello nella lunga vicenda del progetto Stadio della Roma di Tor di Valle va a posto. Le due diligence richieste dal sindaco di Roma, Virginia Raggi, all’indomani dell’arresto di Luca Parnasi sono concluse. E danno tutte il via libera. Che fossero positive era già trapelato nei mesi scorsi ma mancava l’ufficialità. Che ora è arrivata.
Tre relazioni, quella del direttore generale del Campidoglio, Franco Giampaoletti, del direttore del dipartimento Lavori Pubblici, Roberto Botta, e del dipartimento Mobilità, Carolina Cirillo – danno piena luce verde. Quella del direttore del Dipartimento Urbanistica dà pure il via libera alla regolarità delle procedure seguite ma ha anche evidenziato un errore di calcolo: servono altri 18 milioni che la Roma dovrà versare al Campidoglio.
Tema estremamente tecnico che si può riassumere in un controllo approfondito dei diversi terreni e delle proprietà. Una parte (oltre la metà) è di proprietà di Eurnova che l’ha acquistata dalla Sais in fallimento. Un’altra parte, circa l’8%, è di proprietà pubblica e sono le aree limitrofe alle strade, alla stazione di Tor di Valle e così via. Il resto sono terreni di altre proprietà (quasi tutte riconducibili a società del Gruppo Armellini) e che dovranno essere espropriate per la creazione del parco fluviale.
Ecco, il ricontrollo delle aree si è concentrato su queste ultime e, da verifiche sulle mappe del catasto è emerso un errore nei conteggi che per essere rimesso a posto richiederà un esborso aggiuntivo di circa 18 milioni di euro da parte della Roma. Cifra che in termini percentuali rappresenta l’1,75% del valore globale del progetto: durante il controllo, infatti, è stato anche verificato l’esatto ammontare dell’investimento totale che la Roma dovrà sostenere, che è 1 miliardo e 25 milioni di euro.