LA REPUBBLICA (F. FERRAZZA) – Su N’Zonzi la Roma si divide. O, meglio, non tutti i dirigenti del club sono pienamente convinti dell’operazione. Lo è Monchi, che ieri è volato negli Stati Uniti per raggiungere Pallotta a Dallas (con il presidente ci sono già Baldini e Baldissoni), assistere all’amichevole contro il Barcellona ( in programma stanotte alle 4 italiane), e convincere tutti della bontà di un’operazione che è convinto di poter chiudere intorno ai 30 milioni. Con il centrocampista – un centrale Di Francesco lo ha chiesto fin da inizio mercato – si sistemerebbe una delle ultime due caselle, insieme a quella dell’attaccante esterno, rimaste vuote nella testa del tecnico. E il conto alla rovescia comincia oggi: diciassette giorni per completare la rosa, cedendo gli esuberi. Se resta in stand by la pista N’Zonzi – in attesa del summit decisivo delle prossime ore in Texas alla corte di Pallotta – è al momento ancora più bloccata quella che porta a un esterno per la fascia destra con le indicazioni che sembrano nuovamente portare a Suso del Milan. La Roma starebbe cercando di inserire nella trattativa Perotti, ma i rossoneri lo considerano un po’ troppo avanti con gli anni. Si prepara intanto all’esordio in giallorosso Olsen, in porta contro il Barcellona nel secondo test a stelle e strisce dell’International Champions Cup (ancora out Karsdorp per un risentimento alla coscia). Una gara che non può essere indifferente a Manolas. «Il gol del 3-0 è stato il momento più bello della mia carriera e spero riusciremo a fare una bella prestazione anche adesso. Dobbiamo migliorare sui gol presi. Malcom? Non lo saluterò, non so chi sia. Se non è voluto venire alla Roma, allora che stia lì».