Obbligati a vincere

Obbligati a vincere

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IL TEMPO (A. AUSTINI) – Per la Roma e per se stesso. Vincenzo Montella non ha alternative nei 360 minuti che lo separano dalla fine della stagione. La volata finale per un posto in Champions inizia stasera a Bari: in ballo c’è un bel pezzo di futuro. Compreso quello del tecnico che attraverso il quarto posto può blindare la sua panchina. I giallorossi scenderanno in campo conoscendo già il risultato dell’Udinese a Firenze e con l’obbligo di far sentire il fiato sul collo alla Lazio prima della sfida di domani all’Olimpico con la Juventus. L’obiettivo che sembrava naufragato è tornato all’improvviso possibile. A una condizione: la Roma deve fare bottino pieno nelle ultime quattro partite. E se oggi affronterà un avversario matematicamente retrocesso e in pieno travaglio societario, sabato prossimo dovrà provare a rimandare ancora la festa-scudetto del Milan: ieri Pazzini, di riflesso, ha dato un altro dispiacere ai romanisti. La favorita resta la Lazio, «lo dice la classifica – analizza Montella – ma io non ho fatto tabelle di recupero e non le farò. A Bari ci giochiamo una possibilità importante, con una vittoria metteremmo pressione alle squadre che sono davanti, quindi non possiamo sbagliare approccio. Serviranno massima concentrazione e determinazione». Fa bene l’Aeroplanino a ricordarlo ai suoi: troppe le occasioni gettate al vento in questa stagione. «È una partita delicata, ma anche alla nostra portata – continua il tecnico – il Bari si è ripreso e noi dovremo essere più che mai concentrati. Sarebbe un grandissimo errore sbagliare atteggiamento mentale». Anche l’arbitro rischia di non essere sereno: Russo di Nola, proprio lui, torna sulla strada giallorossa dopo lo scempio di Brescia. La Roma di oggi non dà garanzie e Montella prova a cambiare qualcosa. Il sacrificato di turno dovrebbe essere Vucinic, a vantaggio di Taddei che sembra sicuro di un posto: il montenegrino se la gioca con Menez, diffidato e a rischio per il Milan come lui. Soltanto stamattina si scioglierà il nodo-Pizarro, anche se c’è ottimismo: il cileno ieri si è allenato, oggi il test decisivo nel campo dell’albergo a Bisceglie dove alloggia la Roma. Se non dovesse farcela, è pronto Brighi che nelle prove generali di ieri è stato schierato al fianco di un De Rossi completamente recuperato. Resta a casa Loria: in caso di emergenza al centro della difesa, dalla panchina potrebbe rispuntare il desaparecido Burdisso jr. Il momento d’oro di Totti è una delle pochissime certezze del tecnico e, di riflesso, la «condanna» di Borriello. «Loro due insieme? È difficile perché uno si dovrebbe adattare e non riuscirebbe ad esprimersi al massimo. Ho dimostrato che preferisco altro. Mi dispiace aver rinunciato spesso a Borriello perché meriterebbe di giocare: in questi giorni ci sto pensando, però adesso Totti ci sta facendo vedere delle cose straordinarie». Un altro gol e sarà aggancio a Baggio a quota 205. Ma Montella deve guardare più avanti. Mentre gli avvocati di DiBenedetto sistemano le carte da presentare all’inizio della prossima settimana all’Antitrust per ratificare il passaggio di proprietà, l’Aeroplanino il suo futuro se lo gioca in campo. Ancelotti è tornato a essere un suo «avversario». Forse l’unico.

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