IL MESSAGGERO (S. CARINA) – La presenza nel pomeriggio in conferenza stampa è sinonimo di una maglia da titolare domani contro l’Austria Vienna (ore, 21,05, poco più di 5mila tagliandi venduti, 2 mila acquistati dai tifosi austriaci). Dopo un mese (21 settembre, Roma-Crotone) El Shaarawy torna dal primo minuto. Per Stephan il futuro è adesso, complice l’infortunio di Perotti che farà saltare all’argentino le prossime 4 gare, coppe comprese. L’inversione di rotta a livello tattico rispetto alla passata stagione, dal modulo col falso nueve a quello che prevede invece il centravanti, lo ha penalizzato oltremodo.
Spalletti non lo confermerà nemmeno sotto tortura ma le gerarchie dell’attacco al momento sono chiare: prima vengono Dzeko e Salah, poi Perotti e infine tutti gli altri. El Shaarawyfa parte degli «altri». Difficile accettarlo per il piccolo faraone che lo scorso anno aveva risposto nel migliore dei modi alle sollecitazioni di Lucio con 8 gol in 16 gare, uno ogni due partite. In questa stagione la media è scesa drasticamente (1 in 8 presenze: 0,12) come l’umore dell’attaccante che dopo la rete al Crotone non ha esultato.
Ci riproverà domani sera, quando al suo fianco agiranno Totti e Iturbe. Se l’ex milanista non vive il suo momento migliore, l’argentino rincorre un gol in competizioni ufficiali da oltre un anno (Frosinone-Roma 0-2, 12 settembre 2015). Più feeling con la porta avversaria ce l’ha certamente il capitano che contro l’Austria Vienna oltre a tagliare il prestigioso traguardo delle 100 presenze nelle competizioni Uefa per club, cerca il gol numero 100 con Spalletti in panchina. Panchina che potrebbero lasciare a sorpresa sia Emerson che Gerson. Le rotazioni, visti i ko di Peres e Perotti e le non ottimali condizioni di Nainggolan e Strootman sono limitate. E così Lucio sta valutando l’impiego dei due brasiliani.