GAZZETTA DELLO SPORT (M. CALABRESI) – Bari-Roma non sarà la partita di Stefano Okaka: le due squadre al San Nicola, lui a casa a curarsi dopo l’operazione alla spalla. La sua parentesi in Puglia si è già chiusa: «Per tornare in campo mi ci vorrà almeno un mese e mezzo» .
Eppure l’avventura era cominciata benissimo.
«Sono tranquillo, non ho rimpianti. Il gol al Lecce mi aveva fatto entrare nel cuore dei tifosi, ma quando c’è una stagione così, i problemi sono tanti e io sono l’ultimo che deve parlare. Ero andato lì solo per giocare e dare il massimo, ma non è bastato» . Da Bari si sono fatti sentire? «Da quando sono tornato a Roma per operarmi, ho sentito Angelozzi e Bentivoglio: nessun altro» .
Ha parlato con qualcuno a Trigoria?
«Ora che sono a Roma, sto spesso con Rosi: siamo molto amici. Ho sentito anche Checco (Totti, n. d. r.) e altri, ma senza parlare di calcio. Quelle sono cose loro. Penso a curarmi, anche se spero possano centrare la Champions» .
Tra gli obiettivi, ci sono anche i 205 gol di Totti.
«Se non sarà oggi, arriveranno molto presto. E’ unico: uno che a 34 anni ha questa fame di dimostrare di essere uno dei più forti della storia merita di raggiungere questo e altri traguardi. Lo davano per finito, invece ha smentito tutti» .
Il suo contratto scade tra un anno. Cosa farà Okaka da grande?
«Sono tre anni che faccio la spola tra Roma e fuori da gennaio in poi. A livello psicologico diventa frustrante: so quello che valgo, parlerò con il mio procuratore e vedremo. Ad agosto avrò 22 anni, dovrò fare delle scelte» .