Il nome di Olsen da settimane gira a Trigoria. Sembra il profilo giusto per ciò che chiede la società: non un fenomeno, ma un estremo difensore affidabile, che sappia guidare bene la difesa e abbia margini di miglioramento, grazie anche all’eccellente lavoro che sa svolgere il preparatore Marco Savorani, vero deus ex machina nella crescita di Szczesny e Alisson. Come riporta la Gazzetta dello Sport, a questo punto, è ovvio che neppure il d.s. Monchi si nasconda. «E’ vero che Olsen è una possibilità, ma non l’unica. Lavoriamo con tranquillità e senza fretta, perché abbiamo già Mirante e Fuzato. Dobbiamo cercare l’occasione migliore senza fare scelte sotto pressioni. D’altronde, non c’è nessuno che metta più pressione di quanto faccio con me stesso». Il Copenaghen chiede circa 16-17 milioni, ma la trattativa è in corso.
Per parte sua, il portiere ha confidato agli amici come «sarebbe un sogno andare alla Roma» ed è per questo che, dalle vacanze, è in contatto con l’agente che è nella Capitale. Detto che lo staff tecnico della nazionale svedese guarderebbe con grande favore l’approdo di Olsen in una campionato di livello più alto rispetto a quello danese, il dubbio che si coltiva a Trigoria è proprio legato al fatto che il salto di qualità, da parte di Olsen, dovrebbe essere fatto in fretta. Per questo la Roma fa sapere che difficilmente la trattativa si concluderà nel fine settimana, e perciò non è escluso un ritorno in campo di Alphonse Areola, 25 anni, campione del mondo, che il Psg vorrebbe tenere a dispetto della volontà del giocatore e del suo agente Mino Raiola, anche se il contratto in scadenza nel 2019 potrebbe agevolare il club giallorosso