LA REPUBBLICA – F. FERRAZZA – Non si può certo dire sia uno che non dice quello che pensa, schietto sul campo e nelle dichiarazioni. Osvaldo, in un’intervista rilasciata a GQ, ammette: «Se scoprissi che un compagno si è venduto una partita non lo denuncerei, ma lo ammazzerei di botte. Ciò che succede nello spogliatoio deve restare lì». Teoria in contrapposizione con il modo di pensare di Zeman, che invece davanti a telecamere e taccuini ama raccontare vizi e virtù dei suo giocatori.
E ancora. «In Italia non c’è mai una via di mezzo: un giorno sei da scudetto e quello dopo da rogo. La mancanza di equilibrio mi fa infuriare. I tifosi sono legittimati a fischiare? Quindi se un tifoso sbaglia sul suo lavoro posso andare a picchiarlo, gettargli una banana o dirgli che sua madre è una poco di buono? Bella logica». Intanto l’attaccante si sta preparando per la trasferta di Siena, sta meglio fisicamente e ricomporrà il tridente offensivo con Destro e Totti. Continua invece a essere un mistero l’infortunio di Stekelenburg, prima fermo per un problema al piede, poi per un altro al dito, con il risultato di quasi un mese d’assenza.
E anche ieri in porta si sono alternati Goicoechea e Lobont. Il portiere olandese viene descritto come piuttosto scontento per il modo di giocare di Zeman. A questo punto non è da escludere che Stekelenburg possa essere ceduto a gennaio. Da segnalare che la Roma giocherà all’Olimpico contro l’Atalanta l’11dicembre gli ottavi di finale di Coppa Italia.