CORRIERE DELLO SPORT – M. EVANGELISTI – Come si fa con questo benedetto ragazzo? Si sta buoni, dev’essersi detta la Roma. Incappando così nell’ennesima gaffe, che sarebbe nulla se non arrivasse in capo alla stagione più deludente degli ultimi tempi. E’ vero però che quando si trova a gestire un lungo addio con giocatori tipo Pablo Daniel Osvaldo nessuna squadra al mondo ne esce con la riga dei pantaloni perfettamente diritta. Girava da un po’ il timore che l’italoargentino non si sarebbe presentato al raduno fissato per ieri. (…) Ma insomma, Osvaldo era stato regolarmente convocato e inserito nella lista dei giocatori presenti al pre-ritiro di Trigoria. Che poi è un ritiro soft, con possibilità di andarsene a mangiare a casa.
Ma no, prende subito posizione la Roma. Osvaldo si era messo d’accordo con il direttore sportivo Walter Sabatini. Arriverà domani, insieme con Florenzi, ventiquattr’ore dopo Lamela, tutta gente che ha diritto a un supplemento di ferie per aver partecipato agli impegni delle Nazionali. Osvaldo no, non ne avrebbe diritto, però sta per essere ceduto e dunque era inutile costringerlo a un immediato ritiro con gli altri compagni. Boh, sarà. A questo punto l’unica spiegazione logica è che Osvaldo era talmente vicino a questa celebre cessione al Manchester City che anche l’eliminarlo dalla lista dei convocati avrebbe scoperto le carte di Sabatini. D’accordo, vogliamo crederci. Dopodiché accade qualcosa che scombina i piani, anche più di qualcosa. La fidanzata del giocatore twitta da Chicago lasciando intendere che il suo ragazzo è con lei, non in Inghilterra a firmare un contratto. E poi il City non si smuove dall’offerta iniziale di 14 milioni di euro. Che alla Roma non vanno bene. Quindi Osvaldo viene riconvocato retroattivamente per domani. Tempo per tornare da Chicago casomai servisse ce n’è. (…) La società vuole i soldi della cessione del centravanti per girarli rapidamente sul mercato e non avrebbe senso esacerbare i rapporti. (…)