CORRIERE DELLO SPORT – R. MAIDA – Gli occhiali alla moda, il look curato e soprattutto il passo svelto lasciano pensare a un lieto fine. Così ieri Osvaldo si è presentato all’ora di cena, nel ritiro della Roma, come se non avvertisse più dolore al collo del piede toccato duro contro il Palermo a inizio novembre. Per la quarta partita consecutiva, dunque, potrebbe giocare aiutato da un’infiltrazione o almeno da una pomata antidolorifica. Deciderà lui, di concerto con Zeman. E se valgono i precedenti, sarà in campo. La sua disponibilità a sopportare gli acciacchi è dovuta al carattere ma nelle ultime settimane anche alla necessità: il contemporaneo infortunio di Lamelaha privato la Roma di una parte significativa del potenziale offensivo.
PROVINO – Giovedì Osvaldo stava molto bene, si era allenato senza problemi, calciando anche il pallone con il destro. (..)Ieri mattina, per precauzione, ha lavorato solo in palestra sottoponendosi poi a una lunga seduta di fisioterapia. Proverà anche stamattina prima della partita. E poi, probabilmente, dirà di sì a papà Zeman. In caso contrario, dentro Nico Lopez che non mette piede in campo da fine settembre. «E’ giovane e deve crescere – ha chiarito Zeman – ma ha qualità. A Pescara non l’ho fatto entrare solo perché non volevo allungare la squadra con un altro giocatore offensivo»