GAZZETTA DELLO SPORT – G. GREISON – Con Luis Enrique che entra negli spogliatoi appena l’arbitro finisce l’ultimo fischio, con Osvaldo che al primo gol si mette il dito sulla bocca per zittire tutti, con Marquinho che corre ad abbracciare tutti e fa quella faccia felice da bambino che scarta i regali.
Con queste immagini nella memoria si esce dallo stadio, il primo a parlare è Totti, naturalmente, a seguire le parole di Marquinho, sorriso largo e pensieri netti: «Non credo che questo gruppo sia mai stato veramente in difficoltà». Ancora a caldo Non smette, Marquinho. Continua con il suo pensiero: «Non credo nemmeno che ci sia mai stata crisi. In una partita come quella di stasera, si vede come siamo riusciti sempre a mantenere una certa lucidità. È vero, ero felice per il mio gol, ma quel che importa è che siamo uniti, e insieme andare avanti. Mi sento bene, Sono contento di come il gruppo mi ha accolto, e sento che qui prevale la collettività prima dell’individualità. Solo così si cresce bene, tutti insieme». Poi, però, c’è da ricordare un’altra partita. «Quella contro il Lecce, beh, nemmeno in quella abbiamo ceduto di testa: perché nel secondo tempo siamo stati forti. Ma ora è necessario solo guardare avanti: e dopo sfide come quella di stasera, contro l’Udinese, con un Di Natale veramente pericoloso ogni volta che toccava il pallone, si vede come ci siamo ritrovati. Loro hanno giocato bene, in difesa e nelle ripartenze, ma anche noi». Di nuovo il sorriso.
Anche Osvaldo stringe mani e riceve applausi, a fine gara. Mentre Kjaer scrive su twitter il suo pensiero: «Vittoria importantissima, lottiamo per l’Europa! Il mister ci aveva chiesto una reazione, dopo Lecce, e noi gliela abbiamo data. Grande partita da parte di tutta la squadra». A parlare ora è Osvaldo, autore oltre che del gol, anche di quella esultanza liberatoria: «Sono felice di aver segnato, e sono anche tantissimo contento per il gol di Totti». Ma poi continua con la sua analisi: «Abbiamo avuto la giusta determinazione, per questo siamo arrivati a questo risultato alla fine. Io per conto mio ho dedicato il gol ad Heinze, ci dà sempre una mano e non ci fa mollare mai. Siamo un gruppo fantastico qui a Roma, e non è giusto che l’allenatore si prenda tutte le colpe in caso di sbagli: ora siamo in crescita, e dobbiamo pensare solo a vincere sempre. Io non sono egoista, quando non passo la palla ai compagni è perché non li ho visti. Oggi ieri, ndr con Francesco scherzavamo e gli dicevo che gli facevo fare gol, se lo merita, un bravissimo ragazzo e un grandissimo professionista. Per quel che mi riguarda, mi sento bene, sono in forma, e voglio pensare solo alla Roma, e a questo finale di stagione con bei risultati».
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